Il ritorno di Cragnotti: "Lazio con orgoglio e passione ma per grandi traguardi ci vogliono grandi campioni..."
Fonte: Davide Capogrossi- Lalaziosiamonoi.it
Una bacheca da urlo: 1 Scudetto, 2 Coppe Italia, 2 Supercoppe Italiane, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa UEFA. Questo è lo score della Lazio targata Sergio Cragnotti. Undici anni (1992-2003) di grandi successi, campioni ed eroi: i bei tempi che furono, quando la Lazio incuteva timore al mondo intero, solo scorrendo la lista della rosa. Cragnotti è tornato a far visita all’Aquila in occasione della gara contro la Juventus, ha vissuto la partita con estrema partecipazione e sentimento dalla tribuna autorità e a fine gara a comunicato ai microfoni di Mediaset Premium il suo disappunto: “Sono tornato dopo tanto tempo. Erano diversi anni che non venivo ad assistere ad una partita, questa sera volevo esse presente perché pensavo fosse una partita importante. Non ce l’abbiamo fatta perchè la Juve si è dimostrata nettamente superiore”. Guardando dagli spalti gli undici aquilotti e lo splendido spettacolo della Nord, chissà se la malinconia non abbia assalito l’imprenditore romano. Dagli anni dei trionfi ad un’era di risultati soddisfacenti ed austerity: “La Lazio ha fatto un girone d’andata alla grande, evidentemente occorrevano dei rinforzi, non ci sono stati e ne risentiamo. Petkovic? Mi piace, ha fatto molto bene e ha grande carisma”. Per Cragnotti il confronto con l’era Lotito non sta in piedi, poiché è impossibile paragonare due realtà inserite in contesti totalmente differenti: “Viviamo un altro momento, un’altra epoca economica, politica e calcistica e non si possono comparare. Ammiro la Lazio perchè ci mette orgoglio e passione. Speriamo nel prossimo anno…”. Una Lazio che può e deve crescere sempre di più, magari con l’innesto di nuovi assi da affiancare a Klose ed Hernanes: “Se si vogliono raggiungere grandi traguardi ci vogliono grandi campioni, ce ne sono diversi ma è una squadra da formare”: