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IL PRECEDENTE - Inter-Lazio 1-2: il trio delle meraviglie e la discesa in campo di Berlusconi

di Francesco Bizzarri
Fonte: Francesco Bizzarri - Lalaziosiamonoi.it

Chiudere il 2016 in bellezza, sotto la Madonnina, con i 3 punti sotto braccio e tornarsene a Roma pronti per il Natale. La Lazio di Simone Inzaghi è pronta per l'ennesima battaglia. Davanti c'è l'Inter ferita dell'ex Stefano Pioli, pronto a fare lo scherzetto. E non solo, c'è anche Antonio Candreva, un altro con un glorioso passato in biancoceleste. Non è una sfida qualunque, ma i capitolini vogliono volare sempre più in su in classifica.

Dino Zoff sulla panchina della Lazio ha lasciato ottimi ricordi. Qualcuno lo ha incolpato di essere un difensivista, un rejano per usare un termine moderno. Invece era tutt’altro: sapeva scoprire la squadra in partite importanti, come in un Inter-Lazio datato 6 febbraio 1994. Milano tra la nebbia è tutta incollata alla tv: quel giorno Silvio Berlusconi sta facendo la sua prima uscita ufficiale con il partito di Forza Italia. Dove? A Roma. Al Palafiera, l’uomo che poi è diventato leader dell’Italia per un ventennio, annuncia una “chiamata” alle armi presentando il programma del partito. Meno disoccupazione certo, più tolleranza e riduzione delle tasse. E non si accontenta, ma rilancia anche un’alleanza con Gianfranco Fini per riuscire a risollevare un Paese schiacciato dalla sinistra. Dicevamo di Zoff: contro l’Inter di Bagnoli in avanti si affida al tridente Signori, Boksic e Casiraghi. Dominio tattico biancoceleste, ma l’ex Ruben Sousa porta in vantaggio i padroni di casa. Si fa pure male Casiraghi, al suo posto entra Di Mauro. Tutto il match va avanti così: il neo entrato colpisce pure una traversa, Bergomi risponde con lo stesso legno. Boksic lì davanti però non molla, all’87’ si fa stendere in area da Battistini. È rigore. Signori dagli undici metri non sbaglia ed ecco il pareggio tanto meritato. Ora però c’è anche tempo per vincerla questa partita, l’Inter è alle corde. Di Matteo tira una bordata da fuori con Zenga che si fa scivolare il pallone sotto la pancia: gol e rimonta compiuta. Marchegiani all’ultimo secondo salva con i pugni su Bergkamp. Evidentemente doveva finire così, una Lazio corsara conquista San Siro. 

"Adesso che siamo a Milano finalmente, vogliamo andare a vedere questo famoso Colosseo?”.

Antonio, dal film Totò, Peppino e la Malafemmina.

Il consiglio musicale“Milano circonvallazione esterna” - Afterhours (Album: Non è per sempre, 1999. Mescal).


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