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Il doppio ex D'Amico: "Partita da tripla. Quagliarella? Magari fosse arrivato a Roma lo scorso anno..."

di Lalaziosiamonoi Redazione
Fonte: Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it

Tre punti per continuare a sognare, vincere per non perdere di vista l’obiettivo terzo posto. Vuole scrivere il futuro Stefano Pioli, ha trovato il meccanismo giusto per far girare al meglio la sua creazione. Una Lazio solida e divertente, che vince e convince, chiamata oggi a superare anche l’esame Torino. Non una sfida semplice per i biancocelesti, come confermano le parole di Vincenzo D’Amico, intervenuto ai microfoni di TorinoGranata.it. L’ex fantasista biancoceleste nell’epoca del primo scudetto targato ’74 – oltre a una breve parentesi anche all’ombra della Mole- ha preso in esame il match che andrà in scena nel tardo pomeriggio di oggi, analizzando i possibili obiettivi di ambedue le squadre.

Il Torino arriva dalla vittoria in Europa League e da quella con l’Udinese in campionato, la Lazio nelle ultime tre gare ha sempre conquistato i tre punti, oggi ci si può aspettare una bella sfida fra queste sue squadre?

“Direi che arrivano tutte e due bene allo scontro. Il Torino sta facendo il campionato che deve fare, la Lazio invece deve per forza puntare a qualche cosa in più di una semplice apparizione e tutto sommato si sta mettendo sulla strada buona. Indubbiamente questa sera si affronteranno due squadre che giocano a calcio”.

Quali sono i punti di forza della Lazio che aveva iniziato non bene la stagione e i tifosi non erano contenti del mercato estivo, ma le ultime vittorie dicono che la squadra non è male, concorda?

“Non è assolutamente malvagia questa Lazio, però quest’estate si sarebbe potuto fare mezzo sforzo in più per sistemare un po’ meglio la squadra, ma accontentiamoci perché negli anni scorsi non era stato fatto niente e quindi rispetto al niente quello che è stato fatto in estate è già abbastanza. Prima si poteva dire che Klose era un punto di forza, ma adesso anche senza di lui la Lazio sta facendo buone cose. Candreva è chiaramente un giocatore importante, Biglia lo sta diventando come De Vrji in mezzo alla difesa, Djordjevic ha segnato cinque gol e non sono pochi quindi sono questi i giocatori più significativi. In tutti i reparti ci sono elementi validi, se Marchetti, come sembra, recupererà al meglio la Lazio diventerà una squadra interessante”.

Secondo lei il Torino quali potenzialità possiede?

“Anche il Torino non ha un reparto migliore rispetto agli altri perché è una squadra bene organizzata da un allenatore che a me piace molto. E poi c’è da dire che con Quagliarella e Amauri davanti il pericolo è costante essendo due giocatori che possono tirare fuori la giocata in qualsiasi momento. Amauri in coppa si è sbloccato e sta bene fisicamente, mentre di Quagliarella non voglio neanche parlare perché … magari fosse arrivato alla Lazio l’anno scorso. Di giocatori importanti ne ha anche il Torino, ma la cosa principale è che si troveranno di fronte due allenatori che vogliono far giocare bene le loro squadre: la loro forza è questa”.

Il calciatore che nel Torino sta deludendo è El Kaddouri che dovrebbe inventare le giocate per innescare le punte, forse è un po’ discontinuo?

“E’ il ruolo di El Kaddouri che determina l’incostanza, è un trequartista di buona qualità e come tutti quelli come lui non sempre è all’altezza, infatti al momento non sta facendo vedere quello che vale, però ha la giocata che in qualsiasi momento può sfoderare. Vives, anche se ha caratteristiche diverse, a me piace moltissimo e lo ritengo un giocatore molto importante per il Torino”.

Tra Lazio e Torino sarà una partita tattica oppure ognuno penserà a vincere facendo prevalere l’inventiva per la giocata decisiva?

“A questo punto del campionato bisogna provare a vincere perché i giochi non sono fatti e si ha il tempo di rimediare a eventuali passi falsi. Penso che adesso la filosofia di Pioli e di Ventura sia d’impostare il gioco per vincere quindi sarà una partita aperta per quel che riguarda il risultato e ci potranno essere parecchi gol e se così sarà ne trarrà vantaggio chi vedrà la gara poiché assisterà ad un bello spettacolo”.

Nel prossimo turno infrasettimanale il Torino affronterà il Parma e la Lazio il Verona non sarà motivo di distrazione domenica?

“Non affrontando Real Madrid, Barcellona o Bayern Monaco non ci può essere motivo di distrazione ed è una cosa abbastanza normale nel calcio dei giorni nostri giocare nell’arco di pochi giorni, quindi è assolutamente ininfluente quello che accadrà nel turno infrasettimanale”.

I granata rischiano di pagare dazio poiché giovedì hanno giocato in Europa League?

“Il Torino nonostante tutto ha diversi giocatori in rosa e con un buon turnover potrebbe non accusare nessuna fatica o difficoltà”.

Lazio e Torino occupano in classifica il posto che si meritano?

“Credo di sì, visto l’andamento del campionato. Tenendo conto delle difficoltà che hanno alcune altre squadre il Toro potrebbe avere qualche punto in più, ma la Lazio occupa la posizione giusta”.

Quindi le due squadre grosso modo si equivalgono come forza e potrebbero essere dirette concorrenti per il sesto posto finale?

“Chissà, difficile dire se concorreranno per il sesto posto finale, il Toro rispetto alla Lazio ha forse qualche giocatore in meno che ha colpi vincenti, però l’obiettivo stagionale di entrambe deve essere piazzarsi in un posto che permetta loro di giocare in Europa League. Penso che la Lazio rispetto al Toro potrebbe approfittare delle difficoltà di qualche altra squadra come Milan, Inter, Fiorentina e Napoli che stanno zoppicando e quindi pensare un po’ più in grande, anche perché deve concentrarsi solo sul campionato e sulla Coppa Italia, mentre i granata hanno in più le partite in Europa”.


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