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Guendouzi tuttofare: Baroni lo mette al centro della sua Lazio

di Chiara Scatena

RASSEGNA STAMPA - Baroni è un tecnico che privilegia il turnover, o anzi, come la chiama lui, “la rotazione fra 20 titolari”. C’è un calciatore, però, a cui proprio non può rinunciare e si tratta di Matteo Guendouzi. Tolto Provedel, il francese è il più impiegato nelle prime sette giornate di Serie A: ben 627 minuti giocati su 630 disponibili. Non ha saltato neanche il match contro l’Empoli nonostante avesse giocato pochissimi giorni prima contro il Nizza in un campo pesantissimo come era diventato quello dell’Olimpico in seguito all’acquazzone.

Baroni lo ha lasciato in panchina solo nella sfida d’esordio di Europa League contro la Dinamo Kiev. Per il resto, Guendouzi è onnipresente. In campo si fa sentire con le gambe e con la voce, diventando uno dei leader del gruppo già dallo scorso anno, alla prima stagione con la Lazio.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, è ormai anche goleador: con Sarri agiva da mezz’ala nel 4-3-3, con Baroni nel 4-2-3-1 il suo baricentro è più basso, quindi gioca più lontano dalla porta, eppure il gol lo ha già trovato contro il Torino. E parlando di gol, è arrivato anche quello con la Nazionale francese contro Israele. Entrato a 13 minuti dalla fine, Guendouzi ha realizzato la rete del 3-1 e pochi minuti dopo ha anche servito l’assist per il quarto gol. Con la Lazio punta a migliorare il suo bottino (3 reti) e chissà, magari anche a raggiungere il suo record personale (5 a Marsiglia).


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