Furia Ballardini: "Zàrate ha mancato di rispetto a tutti, sono deluso... Rocchi? Con Zàrate non può giocare, ci sono delle gerarchie, spetta a lui decidere se partire... Diakitè? Avessi sostituito Beckenbauer..."
Fonte: lalaziosiamonoi.it
Al termine del secondo successo consecutivo tra le mura amica, il tecnico biancoceleste Davide Ballardini (che oggi festeggia il suo compleanno) ha incontrato gli organi di informazione presso la sala stampa dell’Olimpico:
Mister, ad un certo punto si è seduto in panchina e non si è più alzato…
“Dopo le due traverse, ho pensato ora mi siedo. Quando ho pensato che avremmo fatto fatica a far gol ho pensato di fare cosi. Il gesto e le parole di stizza l’ho rivolte a persone che si trovavano vicino alla panchina che stava alle mie spalle. Un mio collaboratore mi ha riferito chi era. Se le guardo negli occhi… offendere la persona e i propri cari non ci sta”
Rocchi a fine partita era molto arrabbiato per l’esclusione iniziale…
“E’ da un anno e mezzo che Zàrate è qui Rocchi è qui, la realtà dice che i due non si sposano. Ho parlato con Rocchi, ho detto chiaramente che è un fatto di caratteristiche. Poi se dovessimo giocare con tre attaccanti ci può stare, perché Floccari può legare gli altri due. Mentre se gioca solo con Zàrate non va bene”
Cosa le ha dato fastidio oggi?
“Degli atteggiamenti sbagliati. E’ sbagliato comportarsi così, ma Roma porta a queste esasperazioni. Si deve essere capaci di gestire questi momenti. La squadra oggi ha fatto bene, ma devono capire che questi momenti passano se si riesce ad essere lucidi. Kolarov, Zàrate e Diakitè così sbagliano. Bisogna migliorare nell’atteggiamento”
Ma nell’occasione del rigore conteso, chi era il rigorista designato?
“Zàrate era il rigorista, anche se non meritava di tirarlo, perché ha fatto una brutta partita. Ma non è questo il problema, bensì quello che si vede…”
Perché secondo lei non ha giocato una buona partita?
“Non ha fatto bene dal punto di vista globale, nel volere essere nel vivo del gioco quando si ha e non si ha la palla. Può fare tanto tanto di più, tra l’altro ha uno score enorme di palle perse. Un giocatore è un grande giocatore se è nella partita, poi è chiaro che è un giocatore che in ogni momento può dare la palla gol. Ma la gestione non è solamente tecnica, passa per l’educazione, per il rispetto. Quando si ha questo si migliora anche nella prestazione. C’è stato un atteggiamento che mi ha molto infastidito. La settimana che si è giocato contro l’Inter, Zàrate è andato via il giovedì ed è tornato il 29 senza permesso. Si può sbagliare, ma l’errore deve farti riflettere. E’ un problema di gestione, la società non aveva dato nessun permesso e probabilmente prenderà dei provvedimenti. Non è giusto nei confronti dei compagni, di chi lo allena e soprattutto per i tifosi che stravedono per lui. I compagni erano molto dispiaciuti per il comportamento, poi se uno vuole capire capisce”
In che senso la colpa è anche di Roma?
“L’ambiente ti porta anche ad avere questi atteggiamenti di voler essere protagonista. Per me è la squadra che deve essere protagonista. Se uno pensa solamente al proprio interesse e solo a ben figurare è sbagliato. Roma ogni tanto ti porta ad essere più individualista”
L’ha infastidito anche l’atteggiamento di Diakitè?
“Diakitè quest’anno ha fatto già il doppio delle partite che aveva fatto negli scorsi anni. Avrei capito la reazione se avessi sostituito Beckenbauer”
Ma nonostante tutto ciò, Zàrate è intoccabile?
“Zàrate è straordinario, sia per caratteristiche che per qualità. Facciamo fatica a metterlo fuori. L’anno scorso c’era Pandev ed era più facile ipotizzare di farlo stare fuori. Ma il discorso è sulla persona, sull’atteggiamento, è il pensare al gruppo. Lui potrebbe essere molto molto più utile alla squadra. Tra l altre cose è uno che si allena il doppio degli altri”
Perché dice tutte queste cose ora?
“Adesso siamo a gennaio, abbiamo 25 giorni per fare le cose e quindi le dico. E’ il momento di essere chiari”
Ma ha parlato con il giocatore?
“Non ho avuto nessun colloquio, perché ci sono rimasto male. Oggi Zàrate ha giocato a sprazzi come al solito, ma finisce lì. Io ci sono rimasto male perché è andato via il giovedì prima della partita con l’Inter ed è tornato il 29, tutto senza permesso. Ha mancato di rispetto a tutti”
Zàrate è in discussione?
“No, dobbiamo essere seri. Sarei ben contento di avere sempre questi grandi giocatori, compreso Kolarov”
Mister, la gente non sta stravedendo lei..
“L’ambiente per me non può capire una persona in un mese o due mesi. Io so come sono fatto, conosco il mio lavoro, so le difficoltà che ci sono e sono tante. Ci sono 10-12 calciatori che si ritrovano qui, ma non sentono il gruppo. Io vorrei essere giudicato dal lavoro che ho fatto e farò. Il mio dispiacere è veder atteggiamenti sbagliati che portano risultati negativi. Ho sentito anche mancare di rispetto a me e alle persone che mi sono vicine. Da luglio che sono qui, non ho scelto un giocatore. Per esempio adesso mi è stata chiesta un ‘opinione su Floccari e ho dato il mio assenso. Sono ben contento”
Tornando a Zàrate, lei si fa aiutare dalla società nel rispetto delle regole?
“La società è sempre molto vicina, anche perché quando si parla di società si parla di Tare e del presidente. A me non interessano le multe, io sono dispiaciuto della mancanza di rispetto che Zàrate ha avuto nei confronti dei suoi compagni. Ma prima di dirlo a voi, secondo lei non l’ho detto alla squadra?”
Cosa ha chiesto alla società in riferimento al mercato?
“La società sa bene che io ho chiesto due cose: chi è in esubero vada a giocare altrove e l’acquisto di quattro giocatori, in difesa e a centrocampo. In avanti siamo in troppi”
Come si gestisce questa abbondanza in attacco?
“L’uscita degli attaccanti si gestisce cedendo, se possibile, chi non ho spazio. C’è chi rimane e chi se ne va. Ci sono dei giocatori che con l’arrivo di Floccari hanno meno spazio…”
Ma quella di oggi che vittoria è stata?
“E’ una vittoria importantissima, l’atteggiamento generale mi è piaciuto molto. Non mi sono piaciuti i comportamenti avuti nella sostituzione di Diakitè e nel rigore, ma la Lazio era viva. Siamo ancora molto lontani dalla fine. Occupiamo una posizione che non permette distrazioni. Si deve andare avanti così, migliorando le abitudini. E’ dai comportamenti che si cresce nella propria posizione. Ci sono 25 giorni per prendere delle decisioni e bisogna assolutamente fare delle scelte, ne va il bene della Lazio. Un allenatore vuole avere una rosa di 24 giocatori, altrimenti non ce la fa a lavorare”
E la rabbia di Rocchi come si gestisce?
“Esiste un fatto tecnico che ho già detto. Da quando è arrivato Zàrate, Rocchi ha delle difficoltà, non c’è niente da fare, non si sposano. A Rocchi ieri sera ho detto chiaramente come stanno le cose al momento. E’ arrivato Floccari, abbiamo Zàrate, dobbiamo avere degli equilibri. Se gli attaccanti hanno la disponibilità a dare una mano si possono supportare, altrimenti diventa difficile trovare equilibri. A lui ho detto che ci sono delle gerarchie, poi la scelta spetta al giocatore”.
Floccari si gode l'esordio: "Grazie ai miei nuovi compagni"