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Francia - Albania: invece dell'inno albanese parte quello di Andorra, e le scuse...

di Francesco Mattogno

La toppa è persino peggio del buco. È un modo di dire che calza a pennello a quanto successo ieri sera in Francia - Albania. Come da tradizione, infatti, prima del match vengono fatti risuonare nello stadio gli inni delle due nazionali in gioco. Si inizia con quello dei padroni di casa: parte la Marsigliese, e fin qui tutto bene. Poi è il momento dell'inno albanese. I giocatori si abbracciano, sono pronti a caricarsi e a cantare parole d'orgoglio verso la propria nazione, ma devono mordersi la lingua sul più bello. Nello Stade de France di Saint Denis, infatti, viene lanciato a tutto volume l'inno di Andorra. Strakosha e compagni si guardano sbigottiti e persino l'italiano ed ex laziale Reja in panchina si accorge del clamoroso disguido, così come gli arrabbiatissimi tifosi albanesi sugli spalti. Nessun problema. Lo speaker si scusa per l'errore e risolve promettendo che di lì a poco avrebbero suonato l'inno giusto. Poi schiarisce la voce, e dice: “Invito tutto lo stadio a rispettare l'inno dell'Armenia. Alla parola “Armenia” i giocatori albanesi non ci vedono più, e si scatenano in una veemente protesta nei confronti di arbitri e funzionari Uefa promettendo che - se non fosse stato suonato l'inno corretto - si sarebbero rifiutati di scendere in campo. Alla fine verranno giustamente accontentati con la partita (terminata poi 4-1) che per questo sarà ritardata di 5 minuti.

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