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FOCUS - Mihajlovic dixit, le 10 citazioni più belle: così parlò Sinisa

di Benedetta Orefice
Fonte: Benedetta Orefice - Lalaziosiamonoi.it

Sciapo? Nemmeno a dirlo. Unite lo straordinario all’imprevedibile, aggiungendoci un pizzico di ironia e la ricetta è pronta. Mihajlovic dixit: taccuino in mano e via a scrivere. Il titolo da prima pagina è servito su un piatto d’argento. Le dichiarazioni dell’ex Lazio sono così: dimenticate l’allenatore che si presenta ai microfoni delle varie emittenti solo per analizzare la prestazione dei suoi ragazzi. Con il tecnico del Torino è sempre uno show. Eterno ritorno del… diverso: mai banale, mai scontato, oltre…modo unico. Così parlò Sinisa: dagli insegnamenti di vita per Totti alla morale per Benassi, arrivando fino alle catene… biancocelesti. ‘Prigioniero di una fede’, per scelta. In occasione del match tra la Lazio e il Torino, la redazione de lalaziosiamonoi.it ha voluto ripercorrere l’ascesa (dalla montagna?) del tecnico granata, attraverso le dieci citazioni più rappresentative.  ​

SU MOURINHO - “Con Mourinho non posso parlare di calcio perché non ha mai giocato e non può capire. Io ho fatto tante cazzate, ho sempre pagato, non è giustificabile ma possono capire solo quelli che hanno fatto questo mestiere da giocatori e lui non l'ha fatto”. (dicembre 2008)

TOTTI, AMICI MAI... - Consideravo Francesco mio amico, poi c'è stato un periodo in cui non ci siamo più sentiti. È successo dopo che non è venuto alla mia partita di addio al calcio. Lo avevo invitato e neppure mi rispose. Per me il rispetto è importante”. (febbraio 2014)

AMO LA LAZIO – Io sono biancoceleste. Per quello che ho vinto e per quello che mi hanno dato i tifosi della Lazio”. (febbraio 2014)

TROPPE PAROLACCE? - "C’è il momento per citare Dante e c’è quello per parlare come i ragazzi. Bisogna farsi capire in tutte le situazioni". (aprile 2014)

BISOGNO DEI NEMICI – Quando ero più giovane avevo perennemente bisogno di dividere il mondo in 'noi' e gli 'altri'. Mi caricava. Alcuni storici lo definiscono bisogno del nemico. Oggi non ho bisogno di nemici”. (marzo 2015)

ROMAGNOLI 25 MILIONI? - “Anche a me piacciono le fragole, ma non devono costare come le ostriche. 25 milioni sono tanti soldi per un giocatore comunque giovane che in prospettiva può diventare molto forte”. (luglio 2015)

CALCIO DI PUNIZIONE, CHE GODURIA - “Per un portiere era impossibile capire dove tirassi le punizioni, perché la rincorsa era sempre la stessa e la differenza la faceva l’ultimo passo, se era più o meno veloce. Da quello stabilivo se puntare il primo palo o il secondo. Guardavo il portiere fino a quell’ultimo passo e se si muoveva prima sceglievo il secondo palo, altrimenti il primo. Se mi sento il migliore al mondo su punizione? Di sicuro sono quello che ha fatto più gol”. (aprile 2016)

SUI DERBY - “Se uno non è motivato per giocare il derby deve cambiare mestiere, meglio che faccia il ragioniere”. (giugno 2016)

FASCIA DI CAPITANO A BENASSI - Non è facile svegliarsi alle quattro e mezza della mattina per andare a lavorare alle 6, fare tutto il giorno e non arrivare a fine mese. Questo non è facile. Essere capitano del Torino a 22 anni deve essere un piacere, un orgoglioso [...]. È una persona fortunata come tutti noi che facciamo questo lavoro”. (ottobre 2016)

MISTER (DA) 100 MILIONI - "Girano dei prezzi esagerati, per chiunque. Nessuno può valere 90-100 milioni, nemmeno Pogba o Higuain. Se fosse così, dovrebbero segnare 4 goal a partita e vincere da soli. Poi se c'è qualcuno disposto a pagare certe cifre, allora i presidenti fanno bene a fissare queste cifre. Giocassi oggi, credo che varrei pure io 100 milioni. Ho sbagliato periodo in cui giocare”. (novembre 2016)


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