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FOCUS - La risalita del Pelado: la testata di Caceres a clausole contrattuali e soliti acciacchi

di Francesco Tringali
Fonte: Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it

Risalita non solo in senso metaforico, perchè quella testata per il pareggio momentaneo del Franchi è un terzo tempo degno del miglior Kevin Durant. Finalmente direbbe Martin Caceres, uno che col gol ha avuto sempre una certa confidenza. Ahilui anche con gli infortuni, che lo fanno sembrare mai veramente in forma, mai davvero pronto per una maglia da titolare con continuità. A inizio stagione si gonfia di belle speranze, convince la Lazio a forzare per il suo ingaggio a gennaio, ma il solito maledetto acciacco lo rende inutilizzabile. Un mese e mezzo out dopo la semifinale di Coppa Italia contro il Milan, non vuole rischiare se non al 100%, per forza di cose perde posizioni nelle gerarchie. In difesa c'è la fila, ma la gara di ieri dimostra che è lui il quarto titolare. E che può essere una garanzia, difensiva e con quel (bel) vizio del gol. 

CLAUSOLE - Quando tutti si domandano del tuo futuro, nel momento in cui si mettono in mezzo situazioni contrattuali che senza un numero di presenze non possono essere mantenute, la pressione si avverte. Le poche apparizioni collezionate (6 in tutto, 2 in Europa League e Coppa Italia e 2 in Serie A) non gli permetterebbero di strappare il rinnovo automatico del contratto per altri due anni, così come era stato stabilito. Il biennale sarebbe scattato giocando la metà delle partite nel calendario biancoceleste dal suo arrivo sino al termine della stagione (al termine ne mancano 5). Tutto in bilico, Tare osserva dal trespolo e scruta il futuro. A 13 presenza sarebbe scattato automatico il rinnovo a 1,5 milioni per due anni con clausola a 5 milioni. Bisognerà sedersi ad un tavolo, con nuove convinzioni e prospettive.

TESTATA ALLA CHAMPIONS - Un gol fondamentale contro la Fiorentina, a ristabilire l'equilibrio prima dell'intervallo di un primo tempo inspiegabile. Il jolly difensivo a cui Inzaghi gli preferisce solo Luiz Felipe. Martin può occupare ogni zona difensiva, modellabile a proprio piacimento. Per questo bisognerà valutare bene il suo futuro. In campionato restano cinque gare, può risultare decisivo. La testata di ieri alla Champions, con la complicità di uno sporco Dragowski, può risultare già uno dei colpi fatali. El Pelado studia la risalita, nel mirino i tanti obiettivi personali e di squadra, alla luce di un addio imminente di de Vrij. Acciacchi permettendo, con quella promessa di diventare assoluta garanzia.


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