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FOCUS - La Nord non tradisce: l'uomo in più che ha vinto il derby

di Antoniomaria Pietoso
Fonte: Antoniomaria Pietoso - Lalaziosiamonoi.it

“I tifosi sono stati il nostro dodicesimo uomo in campo, sono stati straordinari. Leggevo che sarebbe stato un derby con poca gente, invece mi sono emozionato durante il riscaldamento. Quando ho visto la Curva non c’era un seggiolino vuoto. Non li potevamo deludere. E’stato giusto alla fine stringersi a loro”. Ci ha pensato Simone Inzaghi in conferenza stampa a riconoscere il premio al vero vincitore della serata dell’Olimpico. Il derby di andata della Coppa Italia l’ha vinto la Curva Nord. Se sul campo la grinta di Milinkovic Savic, la generosità di Immobile, le scorrazzate di Lukaku, le geometrie di Biglia e una difesa impenetrabile hanno fatto la differenza, sugli spalti non c’è stata partita. Una curva piena come non si vedeva da tempo ha trascinato Biglia e compagni per tutta la gara. Nessuna coreografia, nessuno striscione, ma solo sciarpe, bandiere e la propria voce per portare i loro beniamini a un successo che mancava da quasi quattro anni. Troppi per il popolo laziale che vive il tifo in maniera passionale. “La Lazio è una cosa che ti rimane dentro a vita” è una frase che si sente spesso e ieri sera se ne è avuta una dimostrazione. Le barriere abbassate, ma non ancora rimosse, sono state un aiuto in più per riportare la gente allo stadio in un derby, almeno sulla sponda biancoceleste. La gara di ieri, poi, non doveva avere i tifosi come protagonisti. I dati delle prevendite non erano incoraggianti e così tutto lo stadio non ha risposto popolando lo stadio come il match di ieri sera forse avrebbe meritato. Meno di 30 mila spettatori hanno seguito una stracittadina abituata a viaggiare sulle 70mila presenze.

INSIEME SIAMO PIù FORTI - Altri tempi e altre sfide, ma la Nord non è voluta mancare. “Sembrava lo stadio dei miei tempi” ha aggiunto Inzaghi quasi con gli occhi lucidi per ringraziare i supporters che hanno aiutato così tanto i suoi ragazzi.  La gente laziale era lì a spingere e trascinare le aquile in un match tutto in salita contro un avversario arrivato al match con i favori del pronostico e una carica rivelatasi poi controproducente. La Lazio ha sfoderato una prova maiuscola, cattiva, intensa, praticamente perfetta e il merito è di Inzaghi e di ogni componente della rosa e dello staff. Da applausi, ma ancora di più meritano tutti i tifosi biancocelesti presenti all’Olimpico perché sono stati anche loro a permettere che il miracolo sportivo avvenisse. Il colpo d'occhio era importante con tribune con grandi spazi vuoti, una Sud semi deserta e una Nord e i relativi distinti senza nemmeno uno spiraglio. Un impatto bellissimo che non è passato inosservato. Lo squalificato Patric dagli spalti ha postato una foto della Nord su Instagram accompagnata dal messaggio: “Quanto è bello essere laziali! Grazie a tutti per il sostegno alla squadra in ogni istante, siete grandi! Insieme siamo più forti”. Le parole dello spagnolo fanno capire solo in parte cosa ha regalato il popolo biancoceleste. I boati ai gol di Milinkovic Savic e Immobile resteranno nel cuore di tutti i presenti. Con un pubblico così sognare in grande si può e si deve e in attesa di un nuovo stadio, moderno, polifunzionale e con le tribune attaccate al campo, godiamoci la gente laziale e l'amore verso questi colori. Sul tabellino ci sono i nomi di Milinkovic e Immobile, ma la vera differenza l’ha fatta il calore dei tifosi della Lazio, il vero dodicesimo uomo in campo. 


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