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Flaminio, l'assessore Valesini: "Giusto investire, ma prima serve..."

di Niccolò Di Leo

Partendo dall'esempio Gewiss Stadium, fino ad arrivare all'ipotesi Flaminio per la Lazio. Ai microfoni di Radiosei, è intervenuto per parlare di entrambi i temi Francesco Valesini, assessore del Comune di Bergamo alla rigenerazione urbana, pianificazione urbanistica, edilizia privata, patrimonio:

GEWISS STADIUM - "Abbiamo riqualificato lo stadio, dando luce a spazi esterni che prima erano di fatto abbandonati. Abbiamo iniziato ad occuparcene nel 2015-2016, abbiamo voluto sempre giocare a Bergamo, tranne nel primo intervento nel 2019 quando siamo emigrati per qualche gara a Reggio Emilia. Le difficoltà sono di tipo amministrativo perché siamo stati i primi a cedere un impianto comunale. Il bando lo abbiamo realizzato nel 2017, cui aveva partecipato anche l’Albinoleffe. Nel bando abbiamo inserito un disciplinare che garantisse la continuità degli investimenti nell’impianto. Dalla cessione abbiamo incassato, come Comune, 8,7 milioni di euro. Abbiamo preferito venderlo perché mantenendo il diritto di superficie avremmo incassato 45000 euro l’anno. La Gewiss è un valore aggiunto per la città. Lo meritano anche la squadra e i suoi tifosi. Bergamo sta crescendo, basti pensare anche al contributo dato dall’aeroporto. Io vidi lo stadio nel 2014, l’ultimo grande intervento fu del 1992. Ricordo lo spogliatoio, sembrava da campo d’oratorio”.

FLAMINIO - "Siamo su terreni diverso ma anche a Bergamo c’erano dei vincoli a abbiamo dovuto vincere diverse rincorsi. Prima abbiamo demianalizzato lo stadio, poi ogni Comune fa i suoi calcoli. Per quanto avvenuto negli ultimi anni, anche se Roma fa un po’ a sé,  gli impianti hanno bisogno di risorse di privati. Per ottenere il risultato però serve in primis la volontà politica. Poi a Bergamo la Giunta non ha cambiato colore e questo ha aiutato perché bisogna rispettare norme e procedure che per essere soddisfatte necessitano di tempo”.


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