FIUGGI - Muslera: Lazio, se fai come lUruguay puoi arrivare in alto Ledesma? Vuole restare qui
Fonte: Daniele Baldini - Lalaziosiamonoi.it
E’ stato l’ultimo ad arrivare in compagnia del neo-acquisto Javier Garrido, ma nelle gerarchie di Edy Reja resta indiscutibilmente il numero uno dello scacchiere biancoceleste. Archiviato il periodo di meritato riposo, si è riunito ai suoi compagni, Fernando Muslera, dopo un inizio d’estate pieno di soddisfazioni. La calda stagione era partita sotto i migliori auspici grazie al tanto sospirato prolungamento (quinquennale) del contratto che l'ha legato ancor di più al sodalizio capitolino; è proseguita con la poderosa cavalcata del suo Uruguay che in Sudafrica ha accarezzato il sogno della finalissima mondiale. Ha vissuto la massima competizione continentale da protagonista, raggiungendo l'obiettivo storico di chiudere le prime tre partite di qualificazione senza mai subire una rete. In patria è stato paragonato a Mazurkiewicz, unanimemente considerato il miglior portiere uruguaiano di tutti i tempi. Ora, è pronto ad affrontare la sua quarta stagione romana, ma l’effetto Mondiale gli scorre ancora nelle vene: “E’ stato eccezionale vedere l’entusiasmo che si è creato in patria per quanto fatto in Sudafrica – spiega l’estremo difensore in conferenza stampa - . La gente era felice, i ragazzi che ci incontravano per strada non ci facevano passare, sinceramente non ho mai visto l’Uruguay così pieno di allegria. Dal punto di vista personale giocare il Mondiale è stato un sogno che si è realizzato. Per me che sono giovane, dare tanta gioia ad un paese piccolo come il mio è qualcosa che mi riempie di gioia. Tecnicamente è stata un’esperienza che mi ha insegnato molto, ho giocato contro i migliori giocatori al mondo. Sono emozioni inspiegabili, vanno vissute, le tengo strette dentro di me”.
Dai rigori parati nella finale di Coppa Italia di due anni fa contro la Sampdoria all’Olimpico, a quelli contro il Ghana: “Sono momenti diversi, ma l’obiettivo è lo stesso, quello di vincere. Nel momento in cui abbiamo calciato l’ultimo rigore, per me è stata una grande soddisfazione, ne ho parati due ed ho contribuito a portare dopo 40 l’Uruguay in semifinale. E’ stata un’allegria immensa”
Anche nel corso del Mondiale, la Lazio è rimasta sempre nei pensieri e nella quotidianità di Fernando: “Ho sentito spesso Grigioni (il preparatore dei portieri, ndr), ma non solo. Ho parlato spesso anche con Kolarov, Lichtsteiner, Scaloni e Ledesma. La Lazio c’è sempre stata, quando avevo qualche dubbio chiamavo subito Grigioni, prima e dopo le partite, per capire come stava andando”.
Prima della partenza per il Sudafrica, ha firmato il rinnovo con la Lazio. Una scelta importante: “Sicuro, partire con la tranquillità e la certezza di stare altri 5 anni con la Lazio, in una città così bella come Roma, per me è stato importante. Mi ha permesso di non pensare a niente al di fuori del Mondiale. In questo la Lazio è stata bravissima”.
Se la sua situazione contrattuale è stata ormai definita da tempo, diverso è il caso di Cristian Ledesma. Con il mediano argentino, Fernando ha un ottimo rapporto, tanto da dividere anche la stessa camera: “Lui vuole rimanere alla Lazio, per noi sarebbe una grande cosa. Speriamo che tutto si risolva presto”.
Dopo la deludente stagione scorsa, ha ritrovato un contesto rinfrancato dagli ultimi movimenti della società in sede di campagna acquisti: “Da quando sono tornato ho visto che si è creato un grande ambiente, la società ha buone intenzioni. Questo ci fa stare tranquilli perché sappiamo che la prossima annata non sarà come quella scorsa. Sono contento di trovarmi in un ambiente così. Penso che potremmo fare molto bene. La Lazio deve prendere esempio dall’Uruguay che ha iniziato il Mondiale con grande umiltà, senza proclami, ma con la consapevolezza dei propri mezzi. Dobbiamo stare zitti, lavorare e metterci tanta voglia”.
Sui possibili obiettivi guarda in alto “E’ chiaro che il sogno è sempre quello di vincere lo Scudetto, ma di quello ovviamente non si parla. Noi vogliamo stare nei primi posti, in zona Champions e in zona Europa League. Sono competizioni che la Lazio deve giocare”.
Due dei nuovi acquisti sono suoi connazionali. Se da un a parte c’è Pablo Pintos che ancora deve scoprire il suo destino: “Lui è tranquillo, si sta allenando bene, vuole giocare con la Lazio, ma purtroppo non sa ancora se potrà restare oppure no”; dall’altra c’è Alvaro Gonzalez, compagno di nazionale di Muslera, che qualche giorno fa ha avuto la certezza di un futuro a tinte biancocelesti: “Lui è un giocatore dinamico, ha buona tecnica, sa marcare bene. Può giocare sia da centrocampista centrale che come ala destra”.
L’ultima battuta è dedicata a Mauro Zàrate e alla sua voglia di rilancio: “Può capitare una cattiva stagione, ma lui vuole tornare alla grande, come nel primo anno. Io spero che ce la faccia, perché un ragazzo diverso, ha qualità incredibili, ha l’ambizione di crescere. Lui può fare la differenza e lo sa bene”.