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Fiore spiega: "La Lazio come il Bologna di Motta. Nessuna pressione..."

di Andrea Castellano

Ai microfoni di Radiosei è intervenuto l'ex calciatore Stefano Fiore, che si è espresso sul momento di forma della nuova Lazio di mister Baroni. Dopo 13 punti in 7 partite, infatti, i biancocelesti alla ripresa affronteranno a Torino la Juventus di Thiago Motta. Queste le sue dichiarazioni in merito, con un ricordo anche sulla sua esperienza nella Capitale: “La Lazio secondo me, a parte Udine, ha fatto sempre delle ottime partite. Sono convinto che lo farà anche a Torino con la Juve, proprio perché ci sarà voglia di misurarsi con un avversario superiore. Alla lunga i valori tecnici vengono fuori, ma la Lazio non ha la pressione e l’obbligo di dover arrivare nelle posizioni altissime di classifica. Questa deve essere la chiave psicologica. La Lazio può sorprendere, anche se ha 5-6 squadre superiori. Il Bologna lo scorso anno insegna, la sorpresa è sempre dietro l’angolo. Sono situazioni in cui tutto si incastra e le componenti positive fanno la differenza”.

“La Lazio è stata l’esperienza più importante della mia carriera, purtroppo è durata solo 3 anni. Sono state stagioni intense, dopo un avvio complicato ho vissuto due stagioni meravigliose culminate con la Coppa Italia. Andai via per necessità, non per mia volontà. Per me un grande rammarico. L’affetto è rimasto intatto con la gente laziale. Questo testimonia che alcune cose, anche durate poco, rimangono nel tempo. Sono molto legato alla Lazio”.


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