Figc-Governo, giorno decisivo per la ripresa: il punto sul summit di oggi
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
AGGIORNAMENTO ORE 10.45 - Intanto, tramite una nota pubblicata sul proprio sito ufficiale, il Bologna ha comunicato i risultati del tampone a cui si è sottoposto un membro dello staff, che sembrava aver contratto il Covid-19: "Il primo test di controllo effettuato sul componente del gruppo-squadra il cui ultimo esame aveva evidenziato un risultato dubbio ha dato esito negativo. Nelle prossime ore verrà effettuato un ulteriore e definitivo esame di approfondimento. In via precauzionale comunque l’allenamento di oggi sarà in forma individuale".
Calcio e governo si erano visti il 22 aprile ancora nel pieno della tempesta coronavirus. Tutto era in altissimo mare. Le acque sono ancora agitate, per carità, ma oggi la ripartenza della serie A può avere una data. Alle 18.30, il momento in cui Vincenzo Spadafora aprirà la conference call con tutte le componenti del mondo del calcio, al ministero dello Sport dovrebbero essere già arrivate le indicazioni del Comitato Tecnico-Scientifico, riporta la rassegna stampa di Radiosei. Che ieri non ha ancora aperto il fascicolo, ma che lo farà nella riunione di stamattina. Il protocollo sanitario per la ripresa delle partite riprende in pieno ciò che è stato stabilito per gli allenamenti, sarà un vertice chiave e definitivo. Non è prevista la presenza del premier Conte o di altri ministri, Spadafora incontrerà i vertici del nostro calcio insieme al suo staff, con una risposta attesa in serata.
GLI SCENARI. Il nodo è quello della quarantera, con la Figc che spera in un ammorbidimento dell'ultimo minuto, ma le speranze di un passo indietro del cts sono minime. Oggi si incasserà il via libera del ministro alla ripartenza, ma con tante incognite e restrizioni. La Lega non vedrebbe di buon occhio una ripartenza al 20 giugno perché sarebbe costretta a rinunciare alla Coppa Italia e di rinviare ad agosto i recuperi delle gare rinviate causa Covid. Nella testa di Spadafora c'è sempre l'idea di legare la ripartenza a una visione del calcio in chiaro, ma su questo il dialogo tra le parti è nullo e non vanno escluse sorprese. Da considerare l'eventualità di una partenza il 13 o il 14 giugno con i match di Coppa in chiaro oppure l'ipotesi di iniziare con i recuperi della venticinquesima, chiamando la Lega a un sacrificio non da poco. Il pallone è oggi più che mai tra i piedi di Spadafora, l'Italia pallonara spera solo che non calci in tribuna.