ESCLUSIVA - Signori sogna la Lazio ma... "Parliamo di aria fritta, non mi ha contattato mai nessuno... Diventerò tecnico e un giorno vorrei allenarla"
Fonte: lalaziosiamonoi.it-ZAPPULLA
Quando il suo nome è accostato alla Lazio, l’ambiente biancoceleste entra sempre in fermento. Beppe Signori e il suo vecchio amore con l’aquila sul petto, un tempo da protagonista in campo oggi da possibile condottiero fuori. Beppe e la Lazio a più riprese si sono inseguite e per lo meno desiderate. Nell’era Cagnotti già si ipotizzava un suo possibile inserimento nei quadri dirigenziali, ovviamente a fine carriera, con la gestione Lotito invece è già la seconda volta che il nome di Beppe-Gol entra nel mirino delle possibili scelte del club legate alla gestione del settore giovanile. Di queste ore infatti è la voce di un interessamento della società biancoceleste nei confronti del vecchio beniamino della curva Nord, proprio per rilanciare le sorti di un settore giovanile, mai così malconcio come quello attuale. Rumors, indiscrezioni, che non trovano però conferma dal diretto interessato. Beppe Signori infatti, contattato in ESCLUSIVA da Lalaziosiamonoi.it rimane sorpreso dal tam tam odierno che lo vede vicino alla Lazio: “Io alla Lazio? Parliamo di aria fritta. Sinceramente non mi ha mai contattato nessuno, né il presidente né altri”. Sorride il bomber che ha lasciato il marchio sulla storia biancoceleste, ma spiega che attualmente i suoi sforzi sono rivolti ad un futuro da allenatore: “Sto studiando per diventare allenatore. Ho già intrapreso in passato il percorso da Direttore Sportivo, ma adesso il mio obiettivo è quello di arrivare ad allenare. Quando sento il mio nome accostato alla Lazio, resto sempre contento, anche perché vuol dire che sono rimasto nel cuore della gente. Il settore giovanile? Credo sia un serbatoio importante per il club romano e deve sempre cercare di migliorarsi. Il mio attuale percorso professionale non escluderebbe a priori una scelta legata ai giovani, però in tal caso il tutto dovrebbe esser supportato da un progetto serio, di crescita. Al momento però ripeto stiamo parlando del nulla”. Un ultimo pensiero Beppe lo spende per il momento attuale della sua ex-squadra: “Per conoscere le reali situazioni in cui verte la Lazio si dovrebbe guardare la cosa dal di dentro. Il problema secondo me è più mentale che fisico. Quando ti trovi a lottare per non retrocedere in un campionato in cui non ti aspettavi di doverti barcamenare in simili situazioni, tutto diventa difficile”. L’augurio finale è per la Lazio e forse anche un po’ per se stesso: “Non credo che per organico e blasone si possa rischiare realmente la B. La Lazio per me? Spero un giorno di allenarla, risentire il coro della curva sarebbe fantastico, anche se in quella circostanza non sarei il protagonista in campo, ma solo un condottiero da fuori…”