De Rossi: "La Lazio non è quella dello scorso anno. Lulic? Sono esternazioni del momento..."
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
La Roma batte la Lazio per 2-0 all’Olimpico e raggiunge il Milan. Al termine del match è intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium Daniele De Rossi: “Se a 33 anni affrontassi i derby come a 20 sarei morto già da qualche anno (ride, ndr). Quando arrivo allo stadio il brivido c'è sempre. Questo derby, poi, aveva un valore notevole perché eravamo da soli, senza la nostra curva. Sembrava di giocare in trasferta, fuori casa, a Napoli. Durante la rissa sono arrivato quando si stavano già strattonando con Cataldi, in questo caso, quando c'è confusione, si ammoniscono i capitani, invece Banti avrà visto bene ed ha ammonito Strootman ed espulso Cataldi. Come si dice banalmente ragioniamo gara dopo gara, questa era fondamentale da vincere per mille motivi, di sicuro non abbiamo vinto ancora nulla perché qui a Roma si passa dall'esaltazione alla depressione in pochissimo".
De Rossi ha poi parlato ai microfoni di Sky Sport: “Soprattutto nel primo tempo ho sbagliato troppo, anche se come accade spesso ai mediani ero pressato a uomo. Nella ripresa abbiamo gestito meglio il possesso, siamo ripartiti bene e abbiamo giocato con personalità. In un derby così delicato sono importanti tutti i palloni. Abbiamo fatto comunque partite migliori. Quando non vincevamo sfide così in passato, prendevamo come metro di paragone la Juventus. Ora dobbiamo prenderci i complimenti, è da grande squadra ottenere questi tre punti. Contro la Lazio terza in classifica è difficile dominare e fare tre o quattro gol. L’anno scorso c’era tanta differenza, quest’anno sta facendo bene ed era normale fosse così equilibrata. Dopo una vittoria magari fuori non c’è il pullman scoperto per andare in giro al Circo Massimo, ma l’atmosfera si vive in modo diverso e spesso si lavora anche meglio. Le polemiche? Anche Banti si è innervosito. Ci ha detto di assumerci le responsabilità per quello che potrebbe accadere fuori o in tribuna. Il gol cambia gli umori. Una sconfitta ti porta a dire cose sopra le righe come successo a Lulic o fare parapiglia come quello di Danilo (Cataldi, ndr) che è un bravissimo ragazzo. Viviamo gomito a gomito, dividiamo le famiglie, le strade, la città. Non può essere una guerra, anche se ha un sapore particolare che da fuori non si può capire. Quello che si dice dopo va comunque valutato per la circostanza. Spesso uno si pente già all’uscita dallo stadio. Speriamo finisca qui questo derby”.
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