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CONFERENZA – Reja punta l'Europa: “Vogliamo essere la sorpresa del campionato… Hernanes è di un’altra categoria, con lui siamo competitivi… Ledesma-Matuzalem si può”

di Daniele Baldini
Fonte: Daniele Baldini - Lalaziosiamonoi.it

FORMELLO – La Lazio deve essere la sorpresa del campionato”. A 24 ore dal debutto stagionale contro la Sampdoria, Edy Reja apre le danze nella prima conferenza stampa pre-partita della stagione. Rinfrancato dai movimenti di mercato della società, il tecnico goriziano fissa gli obiettivi della sua seconda annata capitolina: “L’obiettivo primario è quello di centrare la qualificazione in Europa League – spiega Reja – L’ho sempre detto, noi siamo dall’ottavo posto in su. Anche considerando i valori delle altre squadre, centrare l’Europa sarebbe già eccezionale. Di certo dobbiamo assolutamente migliorare quanto fatto nella scorsa stagione, con questo organico dobbiamo assolutamente superare quei 46 punti”.

Ottimismo dettato dal comportamento della società in sede di mercato: “Sono particolarmente soddisfatto per il lavoro svolto da Lotito e Tare. Intorno alla squadra inizio ad intravedere fiducia, anche se nei tifosi sento ancora dello scetticismo. Starà a noi farci criticare il meno possibile, cercando i risultati e le prestazioni. Dobbiamo giocare sempre con grande intensità, per questo ho chiesto di avere a disposizione due calciatore per ruolo. Sulla carta questa è una squadra che ha buoni valori, ma poi è sempre il campo a determinare le situazioni. Ci siamo rinforzati, ma non dobbiamo parlare di doti individuali, è il collettivo e gli stimoli che fanno la differenza”.

Il gruppo su tutto, ma una parola di riguarda Reja la spende volentieri per il fiore all’occhiello del mercato: “Hernanes è un calciatore di un’altra categoria, leggi le situazioni in modo perfetto, ha semplicità nel fraseggio. Era inutile portare altri nomi, doveva arrivare qualcuno della sua qualità. Noi più o meno siamo quelli dello scorso anno, più l’inserimento negli undici titolari del brasiliano. Gli acquisti di Bresciano e Gonzalez rientrano in un discorso di rosa, ma l’inserimento di spessore come Hernanes è stato importante. Si è ambientato bene, ha avuto 15 giorni per prendere confidenza con i nuovi metodi e i nuovi schemi, quindi domani giocherà. Sarebbe inutile farlo entrare dopo, non so se ha i 90’ sulle gambe, ma tanto vale farlo partire dall’inizio. Credo che per sfruttare le sue qualità sotto porta e la sua tecnica la migliore posizione sia quello di trequartista. Al fianco di Zàrate? Penso di si, sono due calciatori complementari. Hernanes è di un altro livello. Con lui siamo competitivi, poi se arriva qualcun altro meglio ancora”.

Un ulteriore acquisto per il reparto mediano capitolino può essere considerata anche la permanenza di Ledesma: “Sono soddisfatto per il suo rinnovo, non volevo che si creassero situazioni incerte. O dentro o fuori e così è stato. Non sono quali siano i termini contrattuali, ma la cosa importante è che si sia chiuso. Ora posso farci affidamento, non so se giocherà, ma la cosa importante è che ci siamo più alternative”.

Stando alla rifinitura andata in scena questa mattina, le possibilità di vedere il mediano argentino in coppia con Matuzalem sono moto alte:Non è solo una suggestione, possono coesistere perfettamente. Ledesma o Brocchi va bene lo stesso”.
Un calciatore che invece deve ancora deve ancora inserirsi è il basco Javier Garrido: “Secondo me è uno che può spingere con continuità e qualità, ma ancora non è in condizione. Arriva da un infortunio ed ora si è rifermato. Nella prima settimana in cui è arrivato ha lavorato in modo differenziato, nelle amichevoli ha giocato poco, dobbiamo dargli tempo di crescere. Gli manca solo condizione a abitudine al ruolo di esterno alto di centrocampo. Non si può dire che rispetto allo scorso anno in quella zona siamo più deboli. Non è che Kolarov avesse fatto prestazioni eccezionali. Lui ha grande qualità, ma il rendimento era nella norma. Pertanto mi aspetto molto da Del Nero e Garrido, ma anche da Cavanda. Domenica lo porto in panchina, voglio che sia inserito gradualmente nella prima squadra”.

Ciò che certamente non varierà è l’assetto tattico ed in particolare il terzetto difensivo: “Avevo l’idea di partire con i quattro, ma andrei a snaturare una sicurezza che avevamo raggiunto. Anche lo stesso Dias non ha fatto grandi prestazioni in quel modulo, lui è un centrale. Biava non ha mai fatto il quarto, ma sempre il terzo. Diakitè la stesa cosa. Sulla parte sinistra Radu si trova benissimo, a due ha qualche difficoltà. Questa è la mia disamina, questi tre ci danno sicurezza. Abbiamo provato i quattro, ma è meglio abbandonare. Adesso come adesso non siamo nelle condizioni di attuare questo tipo di gioco”.

L’ultima battuta sul primo avversario ufficiale della stagione. I precedenti alla prima giornata in serie A vedono sempre Reja sconfitto: “C’è sempre una prima volta, più passa il tempo e più è facile cambiare queste statistiche. La Samp ha già fatto gare ufficiali, adesso è più avanti di noi, anche se moralmente l’eliminazione in Champions non sarà facile da smaltire. Sono più avanti di noi fisicamente, a noi il compito di arginare e ripartire”.

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