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Caso tamponi, tre esperti a sostegno della difesa: "La Lazio va assolta!"

di Francesco Tringali
Fonte: Lalaziosiamonoi.it

Domani al tribunale federale si apre il processo alla Lazio per i controlli Covid nelle partite con Bruges, Torino e Zenit. Il presidente Lotito proverà a smontare i sei capi di imputazione a sostegno del deferimento del procuratore Chinè, avallandosi anche del parere “pro veritate” di tre esperti: Fabrizio Pregliasco, autorevolissimo esponente della comunità scientifica, Patrizio Rossi, sovrintendente sanitaria centrale Inail, e il dott. Francesco Bondanini, direttore UOC, laboratorio Hub 2 che ha il governo della salute di 2 milioni di abitanti a Roma. "Non spetta e non spettava alla Lazio comunicare alle ASL competenti la positività al Covid e alcun rilievo può essere mosso", è il parere accluso alla memoria, che bisognerà capire se il giudice Mastrocola accoglierà o meno, trattandosi di perizie di non tesserati. Pregliasco poi aggiunge, come riporta la rassegna stampa di Radiosei: "La valutazione dei plurimi test molecolari e sierologici mi fanno ritenere il tampone eseguito il 26 ottobre un presumibile test falso positivo e quindi una condizione di salute e non contagiosità del tesserato Immobile nell'occasione dell'incontro del primo novembre e che nessuna manchevolezza sia ascrivibile alla società Lazio". 


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