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Cairo: "Chi pensa ai propri interessi sta dando una pessima immagine della Serie A"

di Francesco Mattogno

Il presidente del Torino, Urbano Cairo, è tornato a parlare della questione allenamenti e ripresa della Serie A ai microfoni di Sky Sport. Non è mancata, ancora una volta, una (neanche troppo) velata frecciatina a Claudio Lotito e a quei presidenti che avrebbero spinto per rientrare subito in campo. Ecco le sue parole: "Secondo me benissimo la volontà di salvare campionati e coppe, ma andare oltre il 30 giugno rischia di essere un problema, andresti a intaccare la prossima stagione. Agosto è un mese in cui i giocatori devono riposarsi, quindi dobbiamo provare a chiudere il campionato entro il 30 giugno. Però senza accanirsi su questa possibilità. Non sappiamo neanche quando arriverà il picco, non possiamo giocare a tutti i costi e rischiare la salute di chi scende in campo e di chi sta intorno all'evento. Chiudere tutto entro il 30 giugno vorrebbe dire tornare ad allenarsi entro una ventina di giorni, cosa che mi sembra difficile". Poi Cairo ha parlato di scudetto e di 'unione' in Lega: "Come mi comporterei con la classifica? Non lo so, è una questione della quale bisogna parlare in FIGC e in Lega per trovare delle soluzioni. Ci vogliono rimedi senza precedenti per una situazione senza precedenti: in queste prime riunioni fatte via Skype, qualcuno diceva che gli allenamenti sarebbero continuati, ma io avvisavo che i numeri dicevano altro. Comunque vedo più unione, chi si muove in maniera isolata li conto sulle dita di una mano. C'è chi antepone i propri interessi a quello generale, è avvenuto per tanti anni in Lega e questo ci ha fatto perdere terreno rispetto ai grandi campionati europei. Questo atteggiamento di bottega ha penalizzato i ricavi e sta dando una pessima immagine del calcio italiano".

Pubblicato il 26/03 alle 21.45


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