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Caicedo: "Col calcio giocato ho quasi chiuso. Ma quanto mi emoziona questa Lazio!"

di Elena Bravetti
Fonte: Lalaziosiamonoi.it

"Con il calcio giocato ho quasi chiuso". Inizia così l'intervista di Felipe Caicedo a gianlucadimarzio.it. Poi l'attaccante prosegue: "Ho 36 anni, non scendo in campo da un anno". Ma non tiriamo conclusioni affrettate: "Mi alleno ancora eh. Ma inizio a pensare al futuro, magari come allenatore o direttore sportivo". Portando con sé gli insegnamenti di una lunga carriera. Costellata da 513 presenze e 122 reti. "La Lazio mi ha dato un'identità. Inter? Mi ci portò Simone Inzaghi, vinsi una Coppa Italia con un grande gruppo. Genoa parentesi sfortunata".

La Lazio rimane al centro di tutto: "È la squadra del mio cuore, le sarò per sempre grato. Ovviamente la seguo ancora. La mia Lazio e quella attuale? Quell'attuale è più forte. I ragazzi sono in gamba e stanno facendo bene. Da Pedro a Dele-Bashiru fino a Nuno Tavares, la strada è lunga ma questa Lazio mi sta facendo emozionare". E ogni tanto ci scappa qualche sano sfottò con i tifosi delle squadre avversarie: "Ogni tanto ci scherzo su X ma finisce lì. Giusto per strappare un sorriso".

Infine, qualche parola su Simone Inzaghi: "Ogni tanto ci sentiamo, mi ha aiutato tanto nel mio percorso. Sono contento per i suoi traguardi, se lo merita. Come allenatore lo reputo un fuoriclasse. Inter? È stata un'esperienza molto bella. Ho avuto il piacere di giocare con grandi uomini, prima che calciatori. Ho trovato un bel gruppo e una tifoseria importante. Sono stato bene nonostante non sia riuscito a giocare quanto avrei voluto. Anche qui ho dovuto lottare con qualche problema fisico, purtroppo è stata un'esperienza negativa. Tutto ha girato per il verso sbagliato e mi è dispiaciuto".

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