Buon compleanno Giuseppe Signori, 127 volte auguri!
Fonte: Matteo Vana - Lalaziosiamonoi.it

Il numero 11 sulle spalle, marchio di fabbrica forse ancora di più del suo sinistro. Un mancino che non aveva nulla da invidiare ai vecchi del passato, potente e preciso come pochi al mondo, un sinistro in grado di scrivere la storia e di far innamorare intere generazioni. Giuseppe Signori è stato e sarà sempre la Lazio; non si possono dimenticare cinque anni e mezzo d'amore, impossibile non rivivere quelle emozioni che il popolo laziale non conosceva da anni. Signori è stato il comandante che ha portato la nave biancoceleste fuori dalla tempesta; ha ridato alla Lazio l'Europa dopo 15 anni di digiuno, le ha restituito una dignità dopo anni passati nel dimenticatoio, ha permesso ai bambini dell'epoca, quelli che oggi sono ormai "i grandi" di essere fieri dei colori bianco e celeste, quelli dei loro padri, quelli che saranno dei loro figli. Un amore nato in una torrida estate del 1992, sbocciato immediatamente con la doppietta di Marassi in un Sampdoria-Lazio dal sapore antico e suggellato dalla mobilitazione generale avvenuta l'11 giugno 1995 quando l'allora presidente Sergio Cragnotti decise di cederlo al Parma; i tifosi insorsero, la storia non si vende. Saranno 127 le gioie che Signori riserverà al popolo laziale, 127 le corse sotto la curva con quel dito alzato in segno di vittoria, alcune delle quali memorabili. Si fermerà li la sua corsa per non scomodare un altro mostro sacro della storia laziale, quel Silvio Piola che continuerà a guardare tutti dall'alto; la sua ultima rete con l'aquila sul petto sarà quelle messa a segno contro il Rotor Volgograd, poi l'addio, dolorosissimo. Oggi Beppe Signori festeggia 46 anni e la prima immagine che ci viene in mente è quel numero 11 sul dischetto in quella posa cosi strana e cosi innaturale: nessuna rincorsa chilometrica, nessuna interruzione, nessuna finta. Semplice, essenziale, infallibile come solo lui sapeva essere, con quella sicurezza che solo i grandi campioni hanno ed un coro che si alza mentre la rete si gonfia e lui, Beppegol, torna verso il centrocampo dopo aver ringraziato con un bacio, per l'ennesima volta, il pubblico. "E segna sempre lui, e segna sempre lui, si chiama Beppe Signori, si chiama Beppe Signori..."