Breno è ancora infortunato: anche se fosse arrivato alla Lazio non avrebbe potuto giocare a calcio
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Qualche giorno fa il presidente del Bayern Monaco Uli Hoeness ha riacceso il dibattito sulla condanna di 3 anni e 9 mesi di Breno, oggi arrivano notizie su come il difensore brasiliano sta trascorrendo le sue giornate in carcere. «In un modo piacevole», assicura Jochen Menzel, il vice capo del penitenziario cittadino di Stadelheim. L’ex giocatore del Bayern ha chiesto e ottenuto di essere trasferito nell’ala nord in una cella da tre posti rinnovata di recente. Divide la stanza con due ragazzi spagnoli con i quali ha legato e si trova bene. Trascorre il tempo insieme a loro, sperando che a fine autunno la sua sentenza possa essere modificata e ridotta. Questo però non è l’unico suo problema al momento: come viene riportato dal sito internet tedesco tz-online.de, infatti, il problema al ginocchio che lo ha tenuto lontano dai campi da gioco per molto tempo non sembra desistere. Un chirurgo ortopedico lo esamina regolarmente e gli ha vietato di giocare a calcio all’interno del carcere: ciò significa, spiega sempre il portale tedesco, che anche qualora fosse approdato alla Lazio Breno non avrebbe assolutamente potuto ricominciare con l’attività agonistica. Per il momento si mantiene in forma solo grazie al lavoro in palestra e passa il tempo lavorando nella lavanderia del penitenziario che gli ha permesso anche di guadagnarsi un piccolo stipendio. I funzionari della prigione lo definiscono come «un bambino indifeso che trasuda insicurezza», continua a spiegare Menzel. Anche le regole del carcere non lo aiutano: la moglie lo può visitare solamente una volta ogni 14 giorni, nel parlatorio sotto l’occhio vigile di un magistrato, mentre il suo avvocato Werner Leitner sta praticamente in pianta stabile al suo fianco per discutere insieme a lui i passi da intraprendere per portare avanti l’appello contro il verdetto di primo grado.