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Baronio: "Grande reazione della squadra e Floccari ha dimostrato di poter far reparto da solo...Voglio chiudere la carriera con questa maglia"

di Riccardo Mancini
Fonte: lalaziosiamonoi.it

Al termine della vittoriosa sfida di questo pomeriggio contro il Livorno, ai microfoni della stampa, insieme a Fernando Muslera, si è presentato Roberto Baronio. Il centrocampista bresciano, autore di un’ottima prova di sacrificio e sostanza, è entusiasta per il 4-1 inflitto ai labronici: “Siamo passati in svantaggio, andando in difficoltà nella prima parte di gara, in cui la tensione l’ha fatta da padrone. Probabilmente se avessimo pareggiato in occasione della traversa di Floccari, la partita sarebbe potuta cambiare molto prima di quanto poi è realmente accaduto. Fortunatamente, però, siamo riusciti a ribaltare il risultato ad inizio ripresa. Ci siamo parlati nello spogliatoio ed abbiamo affrontato al meglio l’inizio di ripresa. Loro hanno segnato nell’unica occasione che hanno avuto nel primo tempo: purtroppo quest’anno siamo molto sfortunati in questo senso. Questa vittoria vale molto, soprattutto per la situazione di classifica piuttosto deficitaria. Era importante vincere contro il Livorno che era sopra di noi, per iniziare bene l’anno nuovo e per il nostro morale. Siamo davvero contenti. Ora sarà importante confermarsi domenica contro l’Udinese: sarebbe molto bello bissare la vittoria odierna. Con la voglia e con l’entusiasmo potremo cominciare a parlare di un’altra stagione”. In settimana il numero 33 biancoceleste ha lanciato una sorta di ultimatum alla squadra: “Quello che ho detto io è il pensiero di tutti i miei compagni, che, a differenza mia, non sono stati intervistati e non hanno avuto occasione di esternare il loro pensiero. Abbiamo lavorato parecchio durante la sosta, mettendo tanta benzina nelle gambe: speriamo di usufruirne il più a lungo possibile. Un giudizio sul nuovo arrivato Floccari: “Ci darà una grande mano. E’ un giocatore molto importante per noi perché ha caratteristiche che gli altri attaccanti non hanno. Riesce a fare reparto da solo e allo stesso tempo a dare una mano in fase difensiva. Ho visto molto bene anche Tommaso quando è entrato e Mauro, come al solito, ha fatto il suo. I nostri attaccanti sono molto bravi: ci devono dare una mano e noi la dobbiamo dare a loro”. Il centrocampo spesso soffre i repentini cambi di modulo del mister Ballardini durante il corso della gara: “Noi andiamo spesso in difficoltà perché le squadre avversarie cambiano disposizione tattica a seconda del nostro modulo. Il Livorno ha giocato con una mezza punta come Candreva che svariava molto sul fronte d’attacco, e creava grattacapi sia a me che a Fabio. Matuzalem ha fatto un’ottima prova dandoci una mano anche in fase difensiva. Noi dobbiamo fare ciò che ci chiede l’allenatore: non dobbiamo pensare al modulo ma solamente a mettere in pratica le idee dell’allenatore”. La risoluzione del caso-Pandev potrebbe aver dato serenità a tutto il gruppo biancoceleste: “Io penso che in settimana bisognerebbe parlare solamente dell’avversario che ci aspetta la domenica successiva. Dobbiamo essere bravi a darci una mano tutti quanti. Sia tra noi giocatori sia da parte vostra. E’ meglio parlare il meno possibile di queste situazioni, non dico dei nostri compagni ma di queste cose spiacevoli. Alla fine noi non sappiamo se stare da una parte o dall’altra. Anche io fino a prima di partire per il ritiro di Auronzo di Cadore mi trovavo in una situazione simile a quella di Goran. Certo, nei miei confronti non sono state usate le stesse parole, ma comunque mi sentivo messo da parte. Fortunatamente col passare del tempo le cose sono cambiate. Sono momenti che vanno gestiti dalla società, noi giocatori c’entriamo veramente poco”. In occasione del rigore calciato da Kolarov, si è accesa una piccola diatriba tra il laterale serbo e Mauro Zàrate: Credo che la querelle sia frutto della grande voglia di fare gol che abbiamo. Anche io avrei voluto tirare quel penalty per fare il primo gol con la maglia della Lazio, ma non mi va di inscenare siparietti. Loro lo hanno fatto, ripeto, perché hanno una grande fame”. Un ultimo pensiero va al suo futuro in maglia biancoceleste: Dipendesse da me rimarrei qui per sempre, ma purtroppo non decido io. La voglia di restare c’è, loro lo sanno, con il presidente ne stiamo parlando in maniera piuttosto soft. Da quello che mi hanno dimostrato sembra vogliano tenermi ma una cosa è il dire e un’altra è il fare. Io spero che mi richiamino il prima possibile. Per me sarebbe un onore chiudere la carriera con la maglia della Lazio”.


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