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Ajax - Lazio | "Divieto draconiano, sermone morale", la Uefa contro la sindaca Halsema: il carteggio completo

di Antoniomaria Pietoso
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Sono passati oltre tre mesi da quando la Lazio ha espugnato la Johan Cruijff Arena sconfiggendo 3-1 l'Ajax. Il match, a distanza di giorni, continua a far discutere non tanto per quello che è successo in campo, ma per la tensione che ha preceduto la sfida. La sindac della capitale olandese ha deciso fdi vietare la trasferta ai tifosi biancocelesti. Una scelta quella di Halsema arrivata in ritardo dopo che oltre tremila tifosi avevano già acquistato aerei, hotel e biglietti per la gara. La società biancoceleste ha chiesto il rimborso completo, respinto dalla sindaca.  I tifosi dei Lancieri si sono schierati al fianco di quelli della Lazio e non sono gli unici.

I media olandesi riportano la lunga corrispondenza tra Halsema e la UEFA con in particolare la dura critica di Giorgio Marchetti, vicesegretario della Uefa. Riassumendo il lungo carteggio che segue, la UEFA critica aspramente la scelta della prima cittadina di Amsterdam. Secondo l'organizzazione la Halsema non ha solo sbagliato la scelta, ma anche i tempi e i modi della decisione. Se davvero, come afferma, la città non era pronta ad accogliere i tifosi della Lazio avrebbe dovuto negarla subito dopo il sorteggio e non a pochi giorni dalla sfida con tante prenotazioni effettuate. Inoltre la UEFA precisa come il divieto sia "draconiano" basato su luoghi comuni e generalizzazioni e senza aver interpellato Federcalcio e UEFA stessa. Dagli atti si capisce come la scelta sia stata unicamente della Sindaca e che la KNVB, federcalcio olandese, abbia ricevuto tutto senza intervenire in nessun modo. La cronologia delle comunicazioni viene riportata dal portale Het Parool. Ecco cosa scrive il sito dopo aver visto e visionato gli atti:.

"Dai documenti pubblicati emerge che il comune di Amsterdam e la Federazione calcistica europea si siano confrontati sui rischi legati all'arrivo dei tifosi della Lazio, sulle diverse responsabilità e sulla decisione finale del triangolo di Amsterdam. Nella sua decisione del 26 novembre 2024 di escludere i tifosi della Lazio, Halsema non aveva solo fatto riferimento alle conseguenze dei disordini avvenuti durante la partita Ajax-Maccabi Tel Aviv e al rischio di dichiarazioni razziste o antisemite da parte dei tifosi della Lazio, valutato dalla polizia, ma anche al fatto che la UEFA aveva classificato la partita come un duello ad alto rischio. La Federazione calcistica europea non la prese bene".

Immediata la risposta della UEFA:  "In una lettera datata 28 novembre, la UEFA ha scritto che la decisione del sindaco di Amsterdam era "deludente", soprattutto perché erano già stati venduti tremila biglietti ai tifosi della Lazio, mentre erano già stati effettuati "voli e prenotazioni alberghiere". L'associazione definisce il divieto "draconiano" e si chiede perché la decisione sia stata presa così tardi e non subito dopo l'estrazione di fine agosto. Anche la UEFA dubita apertamente della fondatezza di tale affermazione. Secondo il vicesegretario generale Giorgio Marchetti, la decisione è stata "basata principalmente su generalizzazioni sulla società ospite piuttosto che su analisi di rischio basate sull'intelligence". Inoltre, la UEFA afferma che la qualifica di "rischio elevato" attribuita alla partita è una "prassi standard", intesa a introdurre ulteriori misure di sicurezza. "Ciò non significa automaticamente che vi siano rischi associati a un gruppo specifico di sostenitori". La UEFA è anche contrariata dal fatto che la Federcalcio sia citata come fonte nella decisione, nonostante non sia stata consultata in precedenza. "Non siamo mai stati formalmente consultati prima di comunicare questa decisione", ha scritto Marchetti".

La sindaca però resta ferma e tira in ballo addirittura la campagna No to Racism della Uefa nella nuova risposta: "Nella sua risposta del 4 dicembre, Halsema lascia pochi dubbi sulle sue motivazioni. Sottolinea che il provvedimento è stato adottato sulla base delle attuali informazioni di polizia e delle esperienze europee con alcuni tifosi della Lazio. “Sono note la firma di estrema destra di alcuni tifosi della Lazio e le loro espressioni antisemite e discriminatorie in Europa negli ultimi anni”, scrive. Si dice sorpresa dal tentativo della UEFA di minimizzare la classificazione ad alto rischio. "Non dimostrate di essere consapevoli della gravità e dell'impatto di tali affermazioni", ha affermato Halsema. "Non possiamo conciliare questo con la vostra campagna ' Dite no al razzismo '". Nella sua lettera sottolinea anche l'importanza più ampia: "Quando la UEFA afferma che il calcio è più di un gioco e che può essere una forza per il bene, ciò comporta anche una responsabilità sociale".

La UEFA non ha preso preso bene l'attacco e ha risposto per le rime: "Il 10 dicembre la UEFA colpisce di nuovo. In una lettera ad Halsema, l'associazione afferma che il sindaco ha "frainteso" la UEFA e che le conclusioni della sua lettera hanno "gravemente danneggiato la reputazione della UEFA". Marchetti definisce le accuse di Halsema un "sermone morale" e afferma di ignorare completamente l'impegno della UEFA nella lotta al razzismo. La UEFA sottolinea i divieti di viaggio e le chiusure parziali e totali degli stadi imposti dalla federazione negli ultimi anni. Il giorno prima della partita, l'11 dicembre, Halsema continua a esprimere il suo disappunto per la mancanza di sostegno. "Avevamo sperato e ci aspettavamo che voi, come UEFA, sareste stati dalla nostra parte in questa complicata valutazione e nella necessaria decisione che alla fine abbiamo dovuto prendere come autorità locale nel contesto dell'ordine pubblico e della sicurezza", ha scritto. Si dichiara aperta alla riflessione e promette che la decisione sarà valutata consultando gli altri sindaci delle città ospitanti, la KNVB e il Ministero della Giustizia e della Sicurezza. "Siamo sempre aperti a ripercorrere insieme il corso degli eventi".

Il portale olandese interpella poi un portavoce della sindaca, secondo cui in seguito non ci sono stati ulteriori contatti con la UEFA. La KNVB ha ricevuto tutta la corrispondenza, ma ha deciso di non intervenire nel dibattito. In precedenza Halsema si era scontrato con la stessa società calcistica Lazio, che non era d'accordo con il rifiuto e pretendeva un risarcimento per i viaggi prenotati dai tifosi. La UEFA ha giurisdizione nelle competizioni europee. La federazione calcistica stabilisce il calendario delle partite, con il quale i comuni devono poi confrontarsi. Quando il mese scorso il PSV ha chiesto di spostare di un giorno la partita di Champions League contro l'Arsenal a causa del carnevale, la federazione ha rifiutato. La UEFA ha meno potere quando si tratta dei tifosi ospiti. Il punto di partenza della UEFA è che le squadre di casa mettono a disposizione dei tifosi della squadra ospite il cinque percento della capienza dello stadio. All'inizio dell'anno scorso, il presidente della UEFA Aleksander Čeferin si è espresso duramente nei confronti dei club che non collaboravano: "Se non sarà consentito ai tifosi ospiti di entrare nello stadio, da ora in poi la partita non verrà più giocata lì". Tuttavia, il necessario adeguamento della normativa non è ancora stato attuato. Di conseguenza, nel caso della Lazio, la UEFA ha potuto esprimere solo a parole la propria insoddisfazione".

Pubblicato il 26-03


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