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AIC, Tommasi: "Ripresa allenamenti il 18 maggio? Non ha senso"

di Leonardo Giovannetti

Non il 4 maggio, bensì il 18. Questa la data fissata per la ripresa degli allenamenti dal nuovo dpcm. Una decisione che ha preso il mondo del calcio in contropiede. Come riporta la consueta rassegna stampa di Radiosei, anche Tommasi è rimasto spiazzato: "Non le troviamo un senso. Non sto parlando della ripresa della stagione, ma per la possibilità dei giocatori di allenarsi individualmente in strutture dove sono controllati". Secondo il presidente dell'AIC questa normativa, piuttosto che tutelare la salute dei calciatori, rischia di metterla in pericolo. Poi, sulla ripresa effettiva della competizione, Tommasi ha sottolineato come le criticità da affrontare siano tante. Un passo alla volta, questo il suo pensiero a riguardo. In ogni caso, anche non dovesse ricominciare il campionato, sarà importante per ciascun atleta continuare ad allenarsi. E se dovesse verificarsi un contagio durante gli allenamenti, o durante le partite ufficiali? Ecco la risposta di Tommasi: "Il protocollo che è stato preparato prevedeva una serie di casistiche, però sembra che presenti delle criticità e vada rivisto. Deve essere tutto chiaro su cosa fare se si riprende: test, tamponi, spazi, viaggi, trasferte, lavoro di gruppo". Avrà ancora un senso questo campionato se dovesse riprendere? Per Damiano Tommasi la risposta è affermativa, avrebbe senso soprattutto da un punto di vista sociale: significherebbe ricominciare a vivere la normalità, anche se con gare a porte chiuse.


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