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Lazio - Al-Shabab, tifosi arabi pronti: "La prima squadra della Capitale..."

di Laura Castellani
Fonte: Lalaziosiamonoi.it

Continua la preparazione della Lazio in quel di Marienfeld. Questa mattina, in programma c'è il test con Al-Shabab ('la gioventù'), squadra saudita della Capitale, Riyad. Per i tifosi di un Paese in cui il campionato italiano è seguitissimo (tanto da meritare litri d'inchiostro sui quotidiani locali, il lunedì mattina), è facile intuire come quest'appuntamento sia stato cerchiato con il pennarello rosso, sull'agenda. Già nella giornata di ieri, i sostenitori dell'Al-Shabab hanno bersagliato il post in cui, su Twitter, la Lazio annunciava l'amichevole in programma. Incitamenti, entusiasmo e auguri, compreso qualche commento di una spavalderia un pizzico eccessiva ("Lazio, mi dispiace per te", tanto per fare un esempio). In realtà, i due club sono accomunati da un aspetto, e non parliamo dell'albergo in cui entrambi risiedono a Marienfeld, l'ameno Klosterpforte. Meta adorabile, non a caso scelta anche dall'Athletic Bilbao per il suo ritiro in terra tedesca. In ogni caso, sia ia la Lazio che Al-Shabab sono le prime squadre sorte nelle Capitali dei loro rispettivi Paesi. Nata nel 1947, dieci anni prima che alcuni dirigenti decidessero di abbandonare la nave e fondare un club per conto proprio. Una costola della prima società di Riyad, destinata a diventare corpo estraneo, nonché rivale: Al-Hilal, nati da una scissione. Un tifoso arabo fa notare questa analogia, commentando a proposito del match di oggi: "La prima squadra della Capitale". Per fare chiarezza - qualora fosse necessaria - ha aggiunto l'emoticon del leone e quello dell'aquila. Gli altri tifosi, poi, si appellano alla forza dei propri giocatori. Se non per vincere, perlomeno per evitare la figuraccia, dopo le vittorie biancocelesti anche nelle ultime due amichevoli, più ostiche. Intanto, Simone Inzaghi, ieri, si fermava fuori dal campo per dare un'occhiata all'allenamento degli arabi. Per meglio inquadrare l'avversario, ovvio. Amichevole? What? Non per un perfezionista come il mister. Chissà, magari qualche giocatore sarà pure riuscito a colpirlo positivamente. Di sicuro, i sostenitori arabi si appellano soprattutto a quei tre: gli attaccanti Danilo Moreno Asprilla e Sebá, più il trequartista argentino Cristian Guanca. Le loro foto spopolano tra i commenti al post biancoceleste, insieme a immagini di leoni piuttosto minacciosi. Forse anche un po' troppo, ma i tifosi sauditi sono pronti. 

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