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Hernanes avverte: "La Coppa Italia non basta. Voglio lottare per scudetto ed Europa"

di Lalaziosiamonoi Redazione
Fonte: Andrea Centogambe-Lalaziosiamonoi.it

Dopo il gol segnato nell’amichevole di lusso Brasile-Francia, Hernanes non la smetteva più di ridere. In zona mista era un fiume in piena. Dalla Lazio al Brasile, dalla Coppa Italia alla Confederations Cup, il Profeta ha parlato di tutto: “Mi sento elettrico. Felice. Ora ho due obiettivi davanti agli occhi: voglio vincere la Confederations e battere la Juventus nella Supercoppa italiana. Però…". Inevitabile che sia stato affrontato anche l'argomento futuro. Un futuro che dovrà essere pieno di ambizioni. Di seguito l’intervista integrale riportata stamani dalla Gazzetta dello Sport.

Però?

Il successo nella finale di Coppa Italia contro la Roma ha segnato una svolta nella mia carriera. Prima di partire per il Brasile ho parlato con il presidente Lotito. Gli ho detto che ora per me inizia una nuova storia, non sono più un ragazzino, sono nel cuore della mia vita professionale. Voglio giocare in una squadra che mi permetta di vincere scudetti e Coppe.

Quindi per restare alla Lazio chiede un salto di qualità.

Chiedo di poter lottare per obiettivi ambiziosi. Ma penso che questo sia anche il desiderio della società.

Servono grandi acquisti per compiere il salto di qualità?

Questo è materia del presidente Lotito. La Lazio è già un club importante. Klose, tanto per capirci, è uno degli attaccanti più forti del mondo. Mi hanno detto che abbiamo vinto anche lo scudetto della Primavera. Un bel segnale. 

Felipe Scolari lo ha richiamato in nazionale dopo la bocciatura di Mano Menezes.

Lui e Petkovic sono due grandi allenatori. Mi stanno aiutando a diventare sempre più forte.

Ha spiegato al cittì brasiliano quali sono i punti forti dell’Italia?

Gli ho detto che l’uomo da non perdere di vista è Mario Balotelli.

Un giocatore che fa molto discutere.

Mi dispiace che sia spesso al centro di polemiche ma lui è forte. Se trova equilibrio può diventare da Pallone d’Oro. Per battere l’Italia dobbiamo fermare Balo. Per fortuna, Julio, Thiago Silva e David Luiz lo conoscono bene.

E a parte Supermario?

Dovremo cercare di non far pensare Pirlo. Lui è geniale. È il punto di partenza di tutte le manovre azzurre.

Non ha parlato di Gigi Buffon.

La difesa dell’Italia è forte come gruppo non solo come singoli. È la Juve portata in Nazionale. Si conoscono a occhi chiusi, sanno come aiutarsi nei momenti di difficoltà.

La Seleçao sta lavorando per il Mondiale 2014.

La nostra è una nazionale giovane. Ha bisogno di sentire fiducia ed entusiasmo. Ma il calore dei tifosi brasiliani è straordinario. Mi ero dimenticato la passione che anima il mio Paese. Per questo ho dedicato la rete alla nostra gente.

Neymar è il simbolo della nuova generazione brasiliana.

Nel Barcellona sarà un protagonista. Vedrete che il calcio europeo si innamorerà di lui. Neymar è un altro potenziale Pallone d’Oro.
 


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