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ESCLUSIVA - Vargic si presenta: "La Lazio è un sogno che diventa realtà! Mi ispiro a Neuer e Buffon..."

di Davide Capogrossi
Fonte: Davide Capogrossi / Lalaziosiamonoi.it

Piacere Ivan, la Lazio è tutto quello che desideravo. Inevitabile. Ivan Vargic di professione fa il portiere, ha appena compiuto 29 anni e dal prossimo primo luglio indosserà la maglia della Lazio. Il grande treno che passa una volta sola, l'estremo difensore di Djakovo è saltato dentro al volo, in una fredda giornata di inizio febbraio. Una trattativa lampo: la Lazio lo ha prelevato dall'HNK Rijeka, ma l'ha lasciato in prestito in Croazia sino a fine stagione. Giusto il tempo di provare a vincere il titolo croato e di definire l'intricata situazioni portieri in casa Lazio. Ad Ivan, cresciuto con il mito della grande Nazionale di Davor Suker e Stipe Pletikosa, poco importa. "Un anno e mezzo fa non avrei mai immaginato che nella mia vita ci sarebbe stato un tale cambiamento", confessa il gigante dal cuore d'oro. Un professionista esemplare, abituato a conquistare la fiducia altrui con il duro lavoro. La redazione di lalaziosiamonoi.it l'ha contattato in esclusiva per una lunga intervista-confessione a pochi mesi dall'inizio del suo grande sogno diventato realtà.

In questi giorni sei stato in Nazionale. Quanto è importante indossare la maglia del tuo Paese? "È il coronamento della mia carriera, rappresentare i colori del mio Paese nella massima competizione è qualcosa che non ha prezzo per me. È motivo di orgoglio e uno stimolo a mettermi alla prova".

Hai parlato della Lazio e dell'Italia con qualche calciatore della tua Nazionale che gioca in Serie A? "Dopo aver firmato il contratto ho parlato con diverse persone del club, mi hanno augurato il meglio per questa nuova avventura in Serie A ma mi hanno anche detto che sarà una dura prova confrontarsi con un nuovo club in un campionato  importante ma impegnativo. I miei compagni di Nazionale che giocano in Serie A mi hanno dato consigli su ciò che è importante per adattarmi il prima possibile al calcio italiano".

Intanto sei concentrato a fare bene con il tuo club. State facendo un ottimo campionato, qual è il vostro segreto? "Voglio farmi perdonare nel miglior modo possibile e ringraziare i tifosi del HNK Rijeka per tutti questi anni che ho speso con questo club. Farò del mio meglio per vincere il campionato e la coppa. È una grande squadra, questo è il segreto del successo. Stiamo combattendo e dando del nostro meglio per il club e per i nostri tifosi".

Quando hai iniziato a giocare a calcio? "Ho iniziato a giocare all'età di 6 anni nella squadra locale del Djakovo, sin dai primi calci decisi che sarei stato un portiere. È passato tanto tempo e non ricordo le prime parate, ma la prima partita la ricordo sicuramente...".

Il tuo idolo era Davor Suker, vedevi le sue partite con tuo padre. Perché non hai scelto di fare l'attaccante? "Davor Suker era grandioso, uno dei migliori giocatori che abbiano mai indossato la maglia della Nazionale croata. È stato il top scorer nel Mondiale disputato in Francia (1998, ndr), ma in quel periodo stavo iniziando la mia carriera da estremo difensore e preferivo idolatrare portieri come Stipe Pletikosa e Petr Cech".

A quale portiere ti ispiri oggi? Il portiere a cui mi ispiro maggiormente è Manuel Neuer perché è il migliore al mondo e voglio lottare per arrivare al livello più alto possibile. Stimo molto anche Buffon perchè da tanti anni è tra i migliori e sta dimostrando come lavora un'icona".

Oltre al calcio, quali sono le tue passioni per il tempo libero? "Oltre al calcio la mia grande passione è il basket. Se non fossi diventato un calciatore, avrei certamente provato con il basket, magari sarei diventato un giocatore della Nba".

Dalla prossima estate cambierai vita, come hai fatto qualche anno fa andando in Finlandia. Nuova lingua, cibo, abitudini: cosa ti preoccupa di più? "Inizialmente sarà difficile adattarsi, ma penso che con l'ingresso nell'Unione Europea oggi sia più facile adattarsi e guardare alle nuove sfide che si presentano".

La Lazio è una grande opportunità. Ci racconti le tue sensazioni quando hai saputo della trattativa? "Un anno e mezzo fa non avrei mai immaginato che nella mia vita ci sarebbe stato un tale cambiamento, naturalmente ci ho sempre sperato e ora questo sogno è diventato realtà. Per me tutto questo è un privilegio e farò di tutto per contribuire ai risultati del club con un duro lavoro sia in partita che in allenamento".

Quali sono i tuoi obiettivi? "Il mio obiettivo è semplice. Voglio dare del mio meglio di allenamento in allenamento. Il lavoro di qualità paga sempre prima o poi".

Quali sono i tuoi punti di forza e gli aspetti in cui pensi di dover lavorare? "Non posso parlare di questo ora. Il mio compito è di allenarmi e dimostrare qualcosa di importante prima a me stesso e poi agli altri".

La Lazio ha avuto un grande calciatore croato come Alen Boksic. Sei pronto a tenere alta la bandiera della Croazia alla Lazio? "Farò del mio meglio affinchè la Croazia sia orgogliosa delle mie prestazioni e dell'immagine del mio Paese che darò in Italia".

 

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