Mi ritorni in mente... 16 anni fa se ne andava Lucio Battisti

Le note de "I giardini di marzo" risuonano ancora dagli spalti della Curva Nord, quasi come colonna sonora di una vittoria acquisita, lasciando quel brivido sulla schiena fatto di emozione e malinconia, per un artista troppo presto scomparso. 16 anni fa se ne andava Lucio Battisti, la voce di tutti, il cantautore entrato nella storia della musica italiana per aver raccontato, in musica e parole (grazie anche al sodalizio con Mogol), le storie di un paese intero, le 'Emozioni' di tante generazioni che inevitabilmente scelgono anche oggi le sue canzoni come fedeli compagne di viaggio. Laziale silenzioso, come confermato più volte dal padre Alfiero, la voce di Lucio Battisti rappresenterà per sempre il canto del sentimento e della speranza, forte del suo carattere così intimo capace di scalfire l'indifferenza di ognuno. Impossibile da dimenticare, come le sue canzoni del resto, che sembrano davvero provenire da quei "cieli immensi" intrisi di "immenso amore", biancocelesti come la sua fede.