WORLD WIDE LAZIO - Alla scoperta del Lazio Club Grecia: "Dal 2003, un unico ideale" - PHOTOGALLERY
Fonte: Marta Pettini - Corso di informazione Sportiva Lalaziosiamonoi.it
Lazio, la prima squadra della Capitale. I colori biancocelesti non si riducono solo ad una realtà cittadina in cui onorano la storia che rappresentano. Sono una realtà italiana, mondiale. Colori e simbolo che hanno fatto, fanno e faranno la storia. Non sempre facile e felice, ma pur sempre storia. Questa nuova rubrica, World Wide Lazio, vuole portarvi alla scoperta dei moltissimi Lazio Club sparsi non solo per l’Italia ma per il mondo. Vi proporremo i più significativi, i più particolari, con l’augurio che possano essere una spinta a farci raccontare da voi nuovi aneddoti, simpatici racconti per poterli condividere con tutti gli amici biancocelesti. Iniziamo il nostro viaggio partendo da quelle che sono considerate le origini di questi colori: la Grecia. Una piacevole chiacchierata con il nostro amico Ioannis ci ha permesso di conoscere curiosi particolari di questo Lazio Club ellenico nato nel 2003.
Iniziamo dagli albori, come e dove è nato il vostro Lazio Club e ad opera di chi?
"Tutto cominciò negli anni ’90 quando eravamo un numero importante di tifosi che seguivano la Lazio attraverso la televisione o recandosi a Roma ognuno per conto proprio. Le cose cambiarono nel ‘99 quando la squadra venne qui in Grecia per giocare contro il Panionios per la Coppa delle Coppe. In quell’occasione riscontrammo molto interesse da parte dei tifosi così, dopo una riunione, decidemmo di creare l'SS Lazio Hellas Club nel 2003, con Xaris Antonakopoulos presidente. Fu grazie al nostro amore per la Lazio che nacque ad Atene il club il 15 novembre 2003. Include membri di tutta la grecia che si ritrovano uniti nel nome di un solo motto: S.S. LAZIO HELLAS CLUB, IN GRECIA SOLO LA LAZIO".
Raccontaci una giornata tipo nel vostro Lazio Club. Mansioni particolari, orari ed attività presenti:
"Solitamente le riunioni vengono organizzate nei ristoranti locali (sfortunamente il club oggi è senza sede) per guardare le partite insieme e per pianificare viaggi a Roma per supportare la Lazio. In questo periodo ci troviamo a dover affronatare anche il problema della crisi economica che purtroppo influisce sulle trasferte. Cerchiamo comunque di sfruttare ogni occasione per essere all’Olimpico. Infine ci scambiamo opinioni riguardo la creazione di nuovo materiale per il nostro club: t-shirt, adesivi e bandiere per i nostri tour al seguito della Lazio. Possiamo dire in definitiva che grazie a questa squadra abbiamo creato una vera e propria famiglia: ridiamo, parliamo e ci divertiamo con i colori bianco e celesti".
Come viene vissuta la realtà Lazio così distante da Roma? Sono molti gli Italiani iscritti al vostro club?
"La distanza da Roma è un vero problema per tutti noi. Abbiamo membri da tutto il paese che non possono viaggiare per vedere la lazio dal vivo, così cerchiamo di informarli il più possibile e di mantenere il fuoco della Lazio vivo nei loro cuori. Siamo in stretto contatto con diversi ultras della Lazio, il team manager Maurizio Manzini più volte ha mostrato la sua disponibile nel risolvere alcune problematiche dettate dalla distanza. Inoltre siamo in contatto con i Veterani e con molti amici di internet. Gli italiani iscritti al nostro club sono numerosi: però non li chiamo membri bensì fratelli e sorelle. Ogni volta che abbiamo bisogno di loro infatti non esitano ad aiutarci mostrando moltissimo interesse per il nostro club".
Un giorno sarebbe bello poter organizzare un incontro a Roma tra tutti i Lazio club sparsi per l'Italia e per il mondo. Cosa ne pensate a riguardo?
"Ottimo, sarebbe davvero un gran bell'incontro! Gli amici laziali in tutta Italia e nel mondo sono nummerosi e sarebbe bello festeggiare tutti insieme"
Un ricordo della vostra partita più bella, vissuta allo Stadio Olimpico?
"La prima a venirmi in mente è la partita di Coppa delle Coppe Panionios-Lazio 0-4 del 18 febbraio 1999, ma probabilmente il ricordo più forte è quello del 16 ottobre 2011 Lazio-Roma 2-1: l’intero stadio Olimpico che urla così forte non ha eguali".
Avete un aneddoto da raccontarci? Una chicca da regalare ai nostri lettori?
"Un episodio che vale la pena raccontare è quello legato alla trasferta dell’8 Novembre 2012: Lazio-Panathinaikos. Tutto ha inizio all’Aeroporto di Fiumicino quando, poche ore prima della partita, abbiamo affittato la macchina per dirigerci verso lo Stadio Olimpico. Appena arrivati i soliti controlli della polizia, ma nel momento in cui hanno capito la nostra provenienza non credevano ai loro occhi: per loro eravamo provocatori arrivati dalla Grecia per creare confusione. Sembravano inutili i nostri tentativi di convinzione: foto con la squadra, foto con il team manager Manzini. Il capo della polizia sembrava non credere ai suoi occhi e aveva paura di farci entrare in Curva Nord, tano da proporci dei posti in Tribuna Tevere. A quel punto ho detto loro che in Curva c’erano i nostri amici e così hanno chiamato alcuni membri della Nord per avere la conferma. Sembra un racconto alquanto bizzarro, ma è successo proprio così. A quel punto sono arrivati i rappresentanti della Curva e dopo aver confermato la nostra versione siamo finalmente entrati. La cosa più importante per noi del club è quella di essere riusciti a unire tifosi greci di diverse squadre greche sotto un unico ideale, un’unica passione: la Lazio. Siamo diventati amici ormai e tifiamo l’unica squadra che rappresenta al meglio la nostra Grecia".
Ioannis ha infine voluto sottolineare con il suo messaggio finale quanto importanti siano i colori biancocelesti anche al di fuori di Roma, salutando così i lettori de Lalaziosiamonoi.it: “In Grecia solo la Lazio!"