L'ANGOLO TATTICO di Atalanta-Lazio - Le contromosse di Reja e l'assenza di una punta vera
Fonte: Stefano Fiori - Lalaziosiamonoi.it
Il classico osservatore esterno - di quelli che assistono a una partita senza rodersi il fegato per una delle due squadre - si sarà sicuramente sentito sazio e appagato, nell'alzarsi dal divano al triplice fischio di Atalanta-Lazio. Partita tiratissima fino all'ultimo, padroni di casa ben più competitivi rispetto al quartultimo posto che occupano in classifica. A caccia di punti salvezza, Edy Reja non si è lasciato intenerire dalle ambizioni europee della sua ex, cara Lazio. Già a partire dalla contro-strategia in sede di modulo. Il consueto 4-4-1-1 orobico ha lasciato spazio al mix tra 4-5-1 e 4-3-3: fuori Maxi Moralez, dentro un rinforzo in mediana. Questione di superiorità numerica al centro del campo: Migliaccio, Cigarini e Carmona contro i soli Parolo e Cataldi. Reja ha poi certificato di volersi giocare il match alla pari, preferendo a un esterno basso come Zappacosta il più offensivo D'Alessandro. Fino al gol di Biava, i biancocelesti hanno sofferto proprio la dinamicità dell'ex giallorosso, così come del Papu Gomez. Di contro, Felipe Anderson si è acceso a tratti solo nella ripresa, mentre Candreva finiva spesso per incaponirsi a caccia dei cross. Ben 26 quelli della Lazio, 22 quelli nerazzurri. Pioli non ha potuto fare altro che assecondare la tendenza dei suoi nello scodellare palloni in area, facili prede della retroguardia bergamasca: prima Djordjevic, poi Perea e passaggio al 4-2-4. Dopo essere passati in svantaggio, i capitolini hanno avuto la forza di alzare baricentro e ritmi, producendo e divorandosi anche più di un'occasione. Col senno di poi - ma non ci voleva un indovino per prevederlo -, la Lazio ha pagato sotto porta l'assenza del suo bomber principe Klose. Keita ha colpito il palo a inizio partita, frutto di un'azione alla... Keita. Quando è stato chiamato a fare le veci del tedesco, le carenze da punta vera sono emerse tutte. Ci ha pensato un altro bomber, Marco Parolo (nono centro per lui), a evitare la decima sconfitta stagionale. Ma l'ammonizione del panzer contro il Parma non poteva non avere conseguenze. Senza risalire ai forfait di Biglia e de Vrij, la sensazione forte è che sarebbe stata sufficiente la presenza del numero 11 per tornare a Roma con due punti in più in tasca.