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Marco Rompietti da Matrimonio a Prima Vista alla Lazio: "Lo stadio, Baroni e Di Canio, vi dico tutto"

di Chiara Scatena

ESCLUSIVA LALAZIOSIAMONOI.IT - Negli ultimi anni stanno andando molto di moda i programmi per cercare l'amore e uno di questi è Matrimonio a Prima Vista, che prevede che due sposi si incontrino per la prima volta all'altare. Nel 2019 ha partecipato anche Marco Rompietti, videomaker tifoso sfegatato della prima squadra della capitale, che abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva.

Per chi non ti conoscesse, sei diventato famoso per la tua partecipazione a Matrimonio a Prima Vista. Puoi raccontarci come è nato tutto?
"Famoso è un parolone! È nato tutto un po’ per gioco, venivo da un periodo delicato della mia vita 5 anni fa, dopo una storia d’amore finita male e un anno di “singletudine” nel quale mi sono riscoperto. Sentivo il bisogno e la voglia di fare una pazzia, qualcosa fuori dall’ordinario. E cosa c’è di più folle di un matrimonio al buio?"

Come si è conclusa la tua esperienza? 
"Come il 90% di chi partecipa a quel programma: con un divorzio, ma anche con tante piccole esperienze parallele al programma che mi hanno arricchito molto a livello personale. Oggi sono comunque in buoni rapporti con la mia ex moglie (con la quale non c’è mai stato un vero legame sentimentale) ma soprattutto la mia vita è andata avanti e sono felicemente impegnato con la mia compagna Simona dalla quale ho avuto anche la gioia più bella di sempre: mia figlia Fiorella (che ha 9 mesi)".

Sei anche uno sfegatato tifoso laziale. Puoi parlarci della tua fede?
"Sono tifosissimo della Lazio fin da ragazzino. Facilitato dagli anni dell’epopea “cragnottiana” anche se il mio essere tifoso da stadio è coinciso con la parte conclusiva di quegli anni e l’avvento di Lotito. Il mio primo anno da abbonato allo stadio fu il primo di Lotito che fu… tanto difficile quanto bello e romantico per certi versi (il mio primo derby allo stadio è quello di Di Canio sotto la Sud per capirci). E’ un amore viscerale quello che provo con la Lazio e come tutti i grandi amori è difficile da spiegarlo con parole".

Hai un canale YouTube da più di 16mila iscritti in cui porti anche contenuti a tema Lazio. Ti va di raccontarci come e quando è nata l’idea?
"Nella vita di tutti i giorni sono un videomaker (di matrimoni, aziende ed eventi sportivi) e quindi per me YouTube è più “un gioco” e non un reale lavoro. Mi è sempre piaciuto raccontarmi attraverso il linguaggio video e infatti il mio canale per certi aspetti è un po' disconnesso. Ci sono tanti video a tema Matrimonio a Prima Vista miscelati con la mia vita privata e in mezzo ci sono le “live reaction” di me allo stadio. Non credo mi vedrete mai fare i “commenti” calcistici. Mi piace - e lo faccio quasi più per me che per “gli altri” - immortalare le mie giornate allo stadio che partono ovviamente da Ponte Milvio. Mi fa sorridere che spesso vengo fermato a Ponte Milvio o allo stadio per questi video che sono davvero “giocosi”".

Qual è stata la tua Lazio preferita, quella che ti è rimasta nel cuore?
"Mi ripeto: la prima Lazio di Di Canio ce l’ho nel cuore. Quella con i gemelli Filippini, Rocchi, Oddo, Giannichetta etc etc. Sono legato a più Lazio. Forse quella che ho più nel cuore è quella di Delio Rossi. Il primo trofeo che ho visto allo stadio è quello con Delio in panchina, Lazio - Sampdoria del 2009. Ricordo ancora quando arrivai in curva nord (feci una corsa contro il tempo da lavoro) ed entrai con tutto lo stadio colorato di biancoceleste… è un ricordo memorabile. Poi non posso non essere legato ovviamente alla Lazio del 26 Maggio. Ce ne sono tante a dire il vero".

Ti aspettavi questo avvio di stagione dopo tutti i cambiamenti dell’ultimo anno?
"Non sarò ipocrita, ho anche i messaggi con i miei amici di stadio che lo testimoniano. Io ero sensibilmente fiducioso. Normalmente in 20 anni di gestione Lotito quando partiamo con aspettative basse poi sorprendiamo e viceversa avviene il contrario. Certo, mai mi sarei aspettato di andare così bene, ma la squadra costruita intorno a Mister Baroni ha una sua logica ed ero certo che ci saremmo divertiti".

Riaggacciandomi ai cambi di allenatore in questi ultimi mesi: c’è un tecnico a cui sei particolarmente legato?
"In parte ho già risposto: Delio Rossi e Petkovic sono due allenatori che mi hanno fatto emozionare tanto. Ti direi anche Simone Inzaghi (che amavo anche da giocatore) ma il modo in cui se ne è andato mi ha fatto un po’ disamorare. Spero che a questa domanda tra qualche anno ti risponderò con: Marco Baroni. Per ora, profilo basso!"

Se potessi essere tu a intervenire sul mercato, quali sarebbero le operazioni che faresti a gennaio?
"Sicuramente un centrocampista centrale. Mi piace Castrovilli e sono convinto che lo possiamo recuperare. Ma manca qualcosina in più là in mezzo".

Ti chiedo i nomi di tre giocatori per te imprescindibili in questa stagione
"Tavares è un fuori concorso. Te ne nomino altri tre, uno per reparto. C’è una Lazio con o senza Gila in difesa. Rovella per me è il nostro faro e futuro. Davanti dico Zaccagni. Ecco, uno dei meriti che dò a Baroni e del quale si parla poco è della grande responsabilizzazione che ha dato a Zac dandogli la fascia di Capitano. Mi sembra un giocatore cambiato tanto mentalmente".

Ultima domanda: a esclusione della Lazio, che momentaneamente si trova lì in classifica, chi potrebbe vincere lo scudetto?
"Con il cambio allenatore sicuramente la Roma recupererà punti e festeggerà lo Scudetto a fine stagione (ride, ndr). Battute a parte: l’Inter rimane la più forte ma quest’anno ha qualcosina in meno. La Juve è sempre la Juve e il Napoli ha Conte. Occhio però alle sorprese, mi dicono che c’è una squadra che sta andando forte e stupisce di partita in partita. Sto parlando della Fiorentina, è chiaro no? (ride, ndr)".

Pubblicato il 13-11


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