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Lazio, Sarri furioso dopo Udine: "Meglio che non parli più o mi squalificano"

di Simone Locusta

RASSEGNA STAMPA - Maurizio Sarri è andato su tutte le furie dopo il pareggio di Udine. Comprensibile, quanto meno. Le sue urla nello spogliatoio le avranno captate anche l'arbitro Colombo e il Var Gariglio.

A seguito dello scandalo nei secondi finali al Bluenergy Stadium contro l'Udinese, quando non è stata revocata la rete di Davis nonostante avesse toccato il pallone con il braccio pochi secondi prima di segnare, il tecnico biancoceleste si è lasciato andare con uno sfogo importante: "È meglio che non parli più o altrimenti mi squalificano a vita", queste le sue parole riportate dal Messaggero.

Parole simili a quelle captate da bordocampo durante la partita, ma con un peso specifico diverso. La pazienza sta finendo, in quest'occasione il silenzio stampa è stato condiviso con la società. Sono troppi gli episodi dubbi e a sfavore, così si condizionano i campionati.

Tutti questi torti arbitrali stanno distruggendo mesi di duro lavoro, affrontati già nelle difficoltà causate dal blocco del mercato e nelle emergenze per i troppi infortuni. Un ritorno in salita per Sarri, una lotta contro tutto e tutti. Sempre però dalla parte della Lazio.


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