Lazio, Gila: "Sono felice, qui mi sento importante. Non penso al futuro"
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
FORMELLO - Mario Gila in conferenza insieme a mister Baroni. Lo spagnolo tra poco parlerà in sala stampa alla vigilia della partita di Europa League con la Real Sociedad: segui la diretta scritta su Lalaziosiamonoi.it.
Per te una gara speciale visto che si affronta una spagnola?
Non è più importante per me, le gare sono tutte uguali. Mi piace l'idea di giocare contro una spagnola, ma ogni gara è uguale alle altre, l'importanza è la stessa. Dobbiamo giocare bene per cercare i 3 punti per la qualificazione.
Che gara ti aspetta?
Sarà molto difficile, l'ha detto il mister, sono la seconda migliore difesa d'Europa. Nascondono bene il pallone, dobbiamo controllare i tempi della partita, anche noi dovremo essere intelligenti con il pallone. Ci vuole attenzione nelle due fasi, così potremo fare una gara di livello e ottenere i 3 punti. Loro sono molto forti a centrocampo.
Quanto ti vede nella Lazio in futuro? Pensi di poter essere un perno? Sei pronto per la Nazionale?
È molto importante per la Lazio questo progetto. Sono felice qua, mi sento importante. Dopo quasi 3 anni sono in un momento felice, mi sento un giocatore importante. Ora penso solo alla Lazio. Sicuramente vorrei essere convocato in Nazionale, mi sento pronto, per me è un sogno. Ci penso molto. Vorrei centrare presto l'obiettivo.
Cosa cambia a livello difensivo tra Spagna e Italia?
La cosa più importanti per un centrale è la concentrazione. È diverso dall'attaccante, in difesa sei l'ultimo uomo, bisogna essere sempre pronti per il prossimo secondo, capire cosa bisogna fare. La concentrazione è fondamentale. La Serie A è più tattica, è una partita a scacchi, anche se ora si cerca molto il duello e l'uno contro uno. A differenza della Liga, penso che sia più importante la tattica. Si difende bene. Guardate Dovbyk, veniva dal Girona e da una stagione incredibile. Ora sta facendo fatica qua. Le difese italiane sono più difficili da affrontare. Vuol dire che si difende bene. In Spagna il calcio è più libero.
Quanto conterà l'aspetto mentale nella seconda parte di stagione?
Molto importante come dice il mister. Lui punta molto su quest'aspetto, ce lo dice sempre. La testa è fondamentale, noi calciatori siamo un po' più pigri a volte, c'è anche lo stress. Ma se si ha la forza mentale di andare avanti tra le difficoltà nei 90 minuti, con la stessa grinta, si ha un vantaggio enorme in gara. Dobbiamo lavorare su questo, si può sempre migliorare, nel ritorno come ha detto il mister la testa è cruciale.