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Strakosha si racconta: "Il ruolo da portiere mi affascina, tutto grazie a mio padre. Con la Lazio la maturazione calcistica"

di Francesco Tringali
Fonte: Lalaziosiamonoi.it

Il futuro della porta laziale è tutto suo, da quella famosa notte di San Siro e un esordio inaspettato. Thomas Strakosha, guantoni alla mani, passione nel sangue. Figlio d'arte e un'eredità da portiere lasciatagli da papà Fotaq. Questo e altro raccontato dall'albanese ai microfoni di Lazio Style Channel: "Mi sono appassionato al calcio vedendo mio padre. Ho iniziato presto, all'età di 4 anni. Ho sempre giocato come portiere. Mi affascinano le responsabilità derivanti da questo ruolo: puoi far vincere o perdere una partita e questo mi carica. Ricordo poco della partita che mio padre giocò nel 1999 in Coppa delle Coppe contro la Lazio, quando militava nel Panionios: mi ripete sempre che giocare contro quei campioni è stata un'emozione grandiosa. Ho iniziato la carriera proprio al Panionios, ma la maturazione calcistica è avvenuta alla Lazio. Salire in prima squadra a 17 anni è stata una bella gratificazione. Nella mia prima stagione ho vinto lo Scudetto con la Primavera ma anche, e soprattutto, la Coppa Italia del 26 maggio”.

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