PAGELLE Verona - Lazio: Akpa a vuoto, Felipe e Pedro inesistenti. La difesa è da incubo
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
REINA 5: Salva su Barak, poi una bella parata la fa sul 3-1 sul destro a giro di Lazovic. Simeone è senza pietà e lo buca quattro volte. Sul tiro da fuori nemmeno ci prova, osserva impietrito come aveva fatto con Barrow. L’azione era nata da una palla giocata male con i piedi e riconsegnata.
MARUSIC 4,5: Un tempo per fascia. Non arriva a chiudere il diagonale di Simeone che fa scorrere i titoli di coda sul match. Era largo pensando a uno sviluppo offensivo, invece il Verona riconquista palla e trova scoperto il suo versante. Faraoni lo punta nel finale e mette dentro il cross del quarto gol.
PATRIC 4: Quella con l’Inter era stata una gara di tutt’altra pasta. Si fa sorprendere dalla verticalizzazione di Caprari per Simeone, una bella pennichella su un passaggio prevedibile. Lascia completamente solo l’argentino in occasione del poker personale. Un incubo di match.
RADU 4: Paga il troppo tempo in naftalina, la reattività ne risente. Viene preso in considerazione viste le squalifiche dei compagni di reparto, vive un pomeriggio complicato come poche altre volte. Gambe pesanti, l'esordio nel giorno più brutto.
HYSAJ 4,5: Soffre tanto e anche per errori gratuiti, non solo per la bravura degli altri. Lancia di tacco una ripartenza del Verona, il suo rendimento è stato poco convincente anche quando la Lazio ha vinto, oggi neanche a parlarne.
Dal 56’ LAZZARI 5,5: Sicuramente meglio di Hysaj, non c’è dubbio sul cambio di passo e pericolosità. Peccato per il tentativo sparato sul corpo di Montipò.
MILINKOVIC 5,5: Del terzetto di centrocampo scelto dall’inizio è l’unico a provarci. Si era inserito guadagnando il fallo commesso da Veloso (giallo?). Colpisce la traversa di testa, ci si mette pure la sfiga. Suo l'assist per il timbro di Immobile.
LEIVA 4,5: Filtro inesistente, la linea di centrocampo viene superata con una facilità disarmante. Gli si infilano alle spalle, la difesa commette pasticci, lui non fa nulla per aiutarla. Anzi.
Dal 63’ CATALDI 5,5: Entra che la sfida è totalmente compromessa o quasi. Difficile emergere in un contesto simile.
AKPA AKPRO 4: Viene preferito a Luis Alberto e Basic per il dinamismo, ma corre a vuoto fino al momento della sostituzione. Pressa tutti, spesso in solitaria e diventa vittima di un torello a tutto campo. Non segue gli inserimenti dei centrocampisti avversari, in affanno dall’inizio alla fine, con e senza pallone tra i piedi.
Dal 56’ LUIS ALBERTO 5,5: Più di mezz’ora a disposizione, due sole giocate degne di nota. Un tiro da fuori e un corner per la testa di Patric.
FELIPE ANDERSON 4,5: Interruttore staccato. Casale sembra Van Dijk nel primo tempo, non lo supera nemmeno in velocità. Un solo spunto a inizio secondo tempo, calcia fuori di poco. Novanta minuti svuotato dentro e con giocate superficiali.
IMMOBILE 5,5: Il gol stavolta non basta a strappare la sufficienza. Montipò gli dà una mano a entrare nel tabellino dei marcatori, è una soddisfazione che non lo mette troppo più in alto rispetto ai compagni.
PEDRO 4,5: La più brutta prestazione stagionale. Imballato sulle gambe, gli strappano il pallone che porta al terzo gol di Simeone. Nel primo tempo ci mette una vita a servire Felipe Anderson, l’avrebbe mandato a tu per tu con il portiere.
Dal 63’ MORO 5: Ci si ricorda della sua partita solo per la botta in faccia che prende in area. Inesistente.
ALL. SARRI 4: Della continuità, dopo la reazione con l'Inter, neanche un accenno: squadra in bambola, surclassata tecnicamente e atleticamente dal Verona. Ko bis della trasferta di Bologna.
Pubblicato il 24/10 alle ore 17:05