.

PAGELLE Lazio - Az: Pedro è gioia e dolore. Luis convince, Patric staccato

di Carlo Roscito
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it

MAXIMIANO 5,5: Pavlidis lo fulmina d’esterno, Kerkez lo buca tra le gambe. Non sono errori, però neanche parate provvidenziali. E la sensazione che potesse fare qualcosina in più c’è eccome.

LAZZARI 5: Per due volte si sgancia presupponendo un ribaltamento offensivo, per due volte l’Az la riconquista e colpisce dalla sua parte. Soprattutto nel secondo tempo, in occasione del gol di Kerkez, poteva essere più prudente.

CASALE 5,5: A sorpresa titolare, viene scelto nonostante il fastidio al ginocchio. Dura il tempo, il cambio arriva all’intervallo. Non è il colpevole principale sull’1-1 dell’Az, però forse poteva accorciare di più sul cross di Karlsson.

Dal 46’ ROMAGNOLI 6: Si riscalda già a primo tempo in corso, il secondo tempo è una brutta rogna.

PATRIC 5: Bruciato da Pavlidis, bravo a deviare da pochi passi il suggerimento dalla sinistra. Troppo lontano dall’uomo più pericoloso: un metro concesso in Europa fa la differenza tra un gol subìto o meno, forse anche tra una qualificazione e un’eliminazione.

MARUSIC 6: A sinistra vista la squalifica di Bologna. Le reti olandesi arrivano sul fronte opposto, non ha responsabilità. Spinge meno del solito vista la presenza di Lazzari sull’altra corsia.

MILINKOVIC 5,5: Partita un po’ imprecisa e tanto sfigata. Sbaglia una sponda e da lì l’Az segna l’1-1, Pedro se la fa sfilare e rimane spiazzato, prende la traversa e infine non trova la deviazione giusta da pochi passi. I dettagli cancellano le cose positive che crea, tra cui un super filtrante per Felipe.

CATALDI 5,5: Paga le disattenzioni altrui, il fronte ribaltato all’improvviso con la Lazio sbilanciata. Non chiude in tempo sul sinistro di Kerkez. Nella riconquista e nel giro palla era stato efficace.

Dal 70’ VECINO 6: Entra con la Lazio sotto per aiutare nella rimonta.

LUIS ALBERTO 6,5: Il migliore in campo, non c’è dubbio. È in condizione fisica e mentale, prende iniziativa, se ne va in progressione, inventa per i compagni che gli si muovono intorno. A turno un po’ tutti avrebbero dovuto sfruttare meglio le sue illuminazioni.

PEDRO 6: Salvate il portiere Ryan, sembrava: al volo col mancino, con quello che in teoria sarebbe il suo piede debole. Girata di classe, rapida e precisa, non era per niente facile coordinarsi così. Nella ripresa si fa soffiare un pallone dolorosissimo, doveva leggere meglio la situazione, il pericolo nell’aria. 

Dal 70’ CANCELLIERI 6: Si piazza a sinistra, fa ammonire Kerkez, non ha chance per colpire.

FELIPE ANDERSON 5,5: Tre cose preziose, tre, nell’azione che stappa la partita: strappa il pallone a Clasie, poi tunnel e apertura sulla fascia per Zaccagni. Tutto bene, tranne quando deve concludere in prima persona. Ed è un grosso problema quando sei il “centravanti”: non punisce il paperone di Ryan, né il suggerimento di Milinkovic preferendo il passaggio al tiro, né l’appoggio comodo di Luis Alberto.

ZACCAGNI 6: Fa al sugo Sugawara, prima dell’assist per Pedro gli era già scappato per l’assist (altrettanto d’oro) per l’inserimento di Milinkovic. Il giapponese gli prende le misure alla distanza, all’inizio top non segue una prestazione sullo stesso standard. Anzi.

ALL. SARRI 5,5: La Lazio paga un doppio regalo, quasi identico. Ira funesta in panchina, sbracciate continue per le troppe occasioni sprecate. In Europa è così, si paga tutto al massimo.


Show Player
Altre notizie
PUBBLICITÀ