Morte Guerini, l'ex compagno Pingitore: "Daniel era un fratello, mi vanto di aver giocato con lui"
Fonte: Edoardo Zeno - Lalaziosiamonoi.it
"Parlare di Daniel e ricordarlo mi fa sempre piacere". Gioele Pingitore, amico fraterno ed ex compagno di squadra di Daniel Guerini è intervenuto in esclusiva ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it, per raccontare e ricordare l'ex fantasista biancoceleste, scomparso tragicamente al'età di 19 anni in un incidente automobilistico. I due hanno condiviso lo spogliatoio e tante battaglie nelle giovanili della Lazio, legati da un rapporto speciale mantenuto anche dopo che Gioele ha chiuso definitivamente con il pallone: "Calcisticamente parlando, Guero era un fenomeno. Quando giocavo con lui avevo la sicurezza che le cose andassero per il verso giusto Mi piaceva davvero vederlo giocare e giocarci insieme. Ho visto fare cose a lui che davvero in pochi hanno fatto su un prato verde. Mi piaceva anche vantarmi di giocare con un campione come lui".
"RAGAZZO SPECIALE" - Campione dentro e fuori dal campo, anche questo era Daniel Guerini: "Fuori dal rettangolo di gioco, per me e per molti altri, era un amico vero sul quale potevi sempre contare. Lo conoscevo da tantissimo tempo ed era come un fratello. Io sapevo tutto di lui e lui sapeva tutto di me. Ogni obiettivo che raggiungevamo ci scrivevamo e ne parlavamo. Ci organizzavamo spesso per vederci e avevamo un rapporto fantastico. L’ho conosciuto all’età di undici anni, era il secondo anno di Lazio per me e il primo per lui. Era un ragazzo speciale, sempre sorridente e nello spogliatoio creava sempre un ambiente sereno e allegro. Un ragazzo davvero perfetto dentro e fuori dal terreno di gioco".
"HA LASCIATO IL SEGNO" - Sarà impossibile dimenticare un ragazzo come Daniel. Tanti messaggi e dediche arrivate per lui da personaggi importanti come Mancini e Immobile. Poi lo striscione e i fiori biancocelesti in Via Palmiro Togliatti, luogo dove il giovane ha perso tragicamente la vita: "Tutti questi gesti sono stati fatti perché Daniel era un ragazzo stupendo e perché la sua scomparsa ha fatto molto molto male. Se c’è stata tutta questa attenzione verso di lui, è perché Guero ha lasciato il segno nel mondo del calcio e nel cuore di tutte le persone che lo conoscevano".