Milan - Lazio, Immobile: "Vittoria che ci voleva. Il gol? Se ne facessi sempre 41 sarei Pallone d'Oro"
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Anche stasera a Ciro Immobile è mancato il gol, ma l'assist servito a Correa e la solita gara di sacrificio ripagano sicuramente i tifosi biancocelesti. Al termine di Milan - Lazio l'attaccante campano è intervenuto ai microfoni di Rai Sport: "Abbiamo fatto una grande gara, sono felice al di là del gol che poi arriverà. Lo scorso anno mi bastava toccare la palla per segnare, oggi ho avuto le occasioni ma per fortuna il Tucu è riuscito a fare gol. Atalanta o Fiorentina? Sono due grandi squadre, noi ci godiamo questo momento perché abbiamo vissuto qualche partita difficile e ci serviva avere un po' di morale per il finale di campionato e la finale di Coppa Italia. Correa e Caicedo? Con giocatori di questa qualità ti trovi bene, sto affinando il duo sia con Correa che con Caicedo perché sono giocatori che ci hanno aiutato tanto e spero lo faranno ancora fino a fine campionato. Abbiamo creato tanto, il mister deve essere soddisfatto perché ha tre attaccanti che lo mettono in difficoltà ma che stanno facendo bene. Chi preferisco? Dipende dalla partita, contro le squadre chiuse Correa mi si allontana e mi mette in dfficoltà mentre quando si aprono gli spazi diventa devastante. In percentuale dico 50 e 50, al di là dell'amicizia con loro ci completiamo in attacco".
EFFETTO SALISBURGO EVITATO - "Champions? Questa finale ci deve dare morale, non dobbiamo pensare solo a quella. La matematica non ci condanna nonostante i punti persi, mancano ancora delle partite: dobbiamo sfruttare qualche passo falso delle altre e vincere sempre. Nello spogliatoio ci siamo detti di scendere in campo come avevamo fatto nel primo tempo, a volte abbiamo black out che ci portiamo appresso dalla partita di Salisburgo dello scorso anno. Siamo entrati ancora meglio nella ripresa e gli abbiamo fatto male nel nostro momento migliore, poi nel finale un po' di stanchezza e qualche errore ci ha portati a non chiudere la partita. Quando giochiamo da Lazio unita è tutta un'altra storia, quando si sottovalutano avversari inferiori a noi si paga come abbiamo fatto con la Spal e con il Chievo. Io leader? Mi sento parte integrante, di leader ce ne sono tanti nello spogliatoio. Del gol si preoccupano più gli altri di me, non si può fare tutti gli anni 41 gol altrimenti sarei da Pallone d'Oro".
L'attaccante biancoceleste è poi intervenuto anche ai microfoni di Lazio Style Channel: "Meritavamo anche qualche gol in più per come è andata la gara. Siamo comunque contenti, abbiamo fatto una gara straordinaria vincendo due volte qua, sia con l’Inter che con il Milan. Questo ci dà morale. Sono contento come se avessi fatto un gol stasera, poteva segnare anche Strakosha, non sarebbe importato. Era importante perché venivamo da dei risultati non positivi. Il gol del Tucu e l’esultanza ci ha fatto mettere alle spalle tutto ed è stato un bel momento. Correa si lamentava che non gli passavo mai la palla, ora non può dirmi nulla (ride ndr.). Champions? Fino a che la matematica non ci condanna lotteremo anche per la Champions. Questa vittoria ci deve dare morale per le prossime cinque partite. Dobbiamo rincorrere e sperare in un passo falso delle altre. Sarà un piacere incontrare Quagliarella, spero di scambiare la maglia con lui ma anche di vincere".
L'attaccante della Lazio è intervenuto anche in zona mista: "Siamo orgogliosi, dovevamo dare una svolta al periodo negativo. Non abbiamo attraversato un bel momento, raggiungendo questa finale facciamo contenti i nostri tifosi che sono arrivati fin qui numerosi. Era una partita piena di pressioni per noi, il Milan è quarto ed era complicato dopo la sconfitta col Chievo vedere la Champions League allontanarsi. Ci restava l’ultima spiaggia Coppa Italia, questa vittoria alza il morale a mille per questo finale di campionato. Se mi manca il gol? Ora sento più la mancanza di mia moglie (ride, ndr). Oggi c’è stata una reazione di orgoglio dopo il periodo negativo, era doveroso farlo anche per la casacca che indossiamo. I tifosi si aspettavano questo da noi, devono essere orgogliosi. Vincere la competizione sarebbe un finale perfetto anche se il nostro obiettivo è stato dall’inizio la Champions League. Comunque la matematica ancora non ci condanna. Con la Sampdoria sarà un’altra finale, partita complicata in uno stadio bello che mette pressione. Ci andiamo con un morale migliore, senza però sottovalutarla”.
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Lazio, Immobile in zona mista