Lotito sulla questione ultras: "C'è gente che ha finalità criminali". E si rivolge a Renzi: "Fateci fare gli stadi di proprietà!"
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Il clima di contestazione in casa Lazio lo pone nella figura dell'incudine. La formazione biancoceleste ha fallito l'Europa, i tifosi puntano l'indice contro una rosa mal costruita. A ciò si aggiunge il rapporto precipitato con la tifoseria, un discorso che travalica i risultati sportivi. Da alcune settimane Claudio Lotito non si concede più ai microfoni della stampa vicina alle vicende biancocelesti, lascia parlare il ds Tare. Ma a livello nazionale non manca occasione di apparire e intervenire, soprattutto quando si parla della questione ultras. Come oggi pomeriggio, ospite in studio de "L'Arena" di Massimo Giletti. "Ritengo che ci sia la necessità di far capire alla gente che questa è la partita della legalità - ha esordito il patron laziale -. C'è un aspetto sociologico, che va a investire soprattutto gli adolescenti, e un aspetto deliquenziale legato a questi gruppi di facinorosi, che hanno un atteggiamento strumentale per trarre dei vantaggi a livello squisitamente personale". Lotito incassa gli elogi del conduttore e rilancia: "La mia scelta parte da un senso civico di rispetto delle regole. Quando mi si presentò Diabolik (storico leader della Curva Nord biancoceleste, ora in carcere, riguardo al quale era stato mandato un servizio in precedenza, ndr), io risposi: 'Piacere, ispettore Ginko!'. Lui mi guardò, io gli dissi che stavo dalla parte delle guardie". Lotito prosegue nell'esporre la sua visione: "Il silenzio delle persone crea spazio a queste persone che agiscono in difformità con le regole. Un tempo c'era il ruolo formativo della famiglia e della scuola, dell'oratorio e in un certo senso anche dei partiti politici. Oggi i ragazzi s'identificano con la logica del branco, si sentono eroi e si sentono esaltati. Poi c'è l'aspetto deliquenziale, di poche persone che, con la violenza e le minacce, assurgono a modelli di comportamento". "La maggioranza dei tifosi è composta persone per bene, la stragrande maggioranza dei tifosi della Lazio lo è - argomenta il numero uno laziale -. Alcune di loro sono disgustati da cose del genere e non vengono più allo stadio, altre mettono la testa sotto la sabbia. Io mi sento di avere uno spiccato senso civico, nel mio ruolo sto cercando di cambiare questo sistema. Le forze dell'ordine mi sono sempre state vicine in questa mia battaglia. Queste 300-400 persone che governano le curve spesso hanno finalità criminali, come spaccio e prostituzione". Lotito chiude il suo intervento replicando alle parole del Presidente del Consiglio Renzi, secondo cui l'ordine pubblico per le partite dovrebbe essere pagato dalle società di calcio: "Noi siamo disponibili, ma fateci costruire gli stadi di proprietà - ribatte il presidente capitolino - A quel punto in casa nostra potremmo decidere chi fare entrare e chi no".