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Lotito: "Alla Lazio si vince perché siamo una famiglia. Salernitana? Qualcuno me lo porto a Roma"

di Francesco Mattogno

È un Claudio Lotito senza peli sulla lingua, i tifosi della Lazio lo hanno imparato a conoscere ormai da qualche anno. Discorso che vale anche in casa Salernitana, nella quale però si vive un momento agli antipodi rispetto al club capitolino. C'è aria di contestazione a Salerno. Lo stadio Arechi è semi-vuoto, la squadra di Ventura in difficoltà. Per questo il patron biancoceleste (e granata) ha rilasciato una lunga intervista a Telecolore. Eccone un estratto con degli appunti a tema Lazio, dal mercato alla mentalità vincente della società: "Quando sono arrivato a Salerno non c'erano nemmeno i palloni. La Salernitana, come tutte le altre società di B, incassa 4 milioni di euro dalla Lega come mutualità: considerando che il monte ingaggi è di 9 milioni possiamo dire che noi, ogni anno, partiamo con un deficit di -5 milioni. Proprio per questo la città dovrebbe essere orgogliosa di avere una società come la nostra. Alla Lazio vinciamo perché c'è un contesto familiare che consente a tutti di esprimersi al massimo delle proprie potenzialità, a Salerno non sono sereni e vengono continuamente criticati, offesi e sputati in faccia. Il mio appello è all'unità, solo insieme possiamo raggiungere gli obiettivi".

MERCATO E FUTURO: "La serie A? Io cerco di parlare pochissimo con la stampa affinché non interpretino a piacimento le mie parole. Di certo è una stupidaggine dire che non ci vogliamo andare, mi sembra che Ventura sia un profilo di livello e certo non veniva a Salerno tanto per fare la comparsa. Ma se i giocatori rifiutano di venire per non imbattersi nelle difficoltà della piazza, io che posso farci? Ci sono dei giocatori della Salernitana che mi porterò alla Lazio in Serie A, questo significa che siamo in grado di giocarcela alla pari con tutti". Ma le difficoltà non mancano: "Ci sono molti calciatori che non vogliono venire a Salerno per l'ambiente ostile che si è creato. Sento tante stupidaggini, una di queste è il solito discorso della squadra satellite. Se fosse così non spenderei 9 milioni di euro tra ingaggi e acquisizione di cartellini. Di Vigorito ce ne sono pochi: lui spende tanti soldi. La Salernitana non se li può permettere ed è per questo che quando si tratta di cifre importanti interveniamo tramite Lazio. Oggi dovreste essere orgogliosi di avere una società solida, forte, che paga puntualmente e non fa il passo più lungo della gamba garantendo stabilità".

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Pubblicato il 24.12 alle ore 18.25


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