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Lazio, Sarzanini: "Squadra cinica e spietata. Castrovilli? Ho la sensazione che..."

di Lavinia Saccardo

La vittoria contro il Monza permette alla Lazio di riposare ricaricare le pile in vista del rientro. Dal secondo posto dei biancocelesti alle condizioni di Castrovilli, fino alla grave situazione che sta attraversando la Roma: di tutto questo ha parlato con noi Enrico Sarzanini, giornalista e direttore de La Capitale.it, nel nostro consueto appuntamento settimanale:

"La vittoria di ieri ci consegna una Lazio che è diventata una realtà. All'inizio del campionato avevamo detto che dovevamo aspettare un po' per giudicare questa squadra. Le vittorie come quella di Monza sono importanti perché sono arrivate anche al termine di una gara in cui la squadra ha speso tantissime energie, ha lottato, ha combattuto e non ha mollato. È diventata una squadra cinica e spietata, che era quello che mancava lo scorso anno. Credo che la sosta possa fare bene a questa Lazio, perché ha bisogno di ricaricare le pile. Ieri a Monza ho visto che la stanchezza si stava facendo sentire, è chiaro che non tutti potranno riposare perché sappiamo bene che sono chi va in Nazionale non si riposa. Però ricarica anche energie emotive, questa può essere una cosa importante.

Castrovilli? Purtroppo ho la sensazione che questo giocatore si è provato a gestirlo. Non ha giocato quasi mai, temendo che potesse avere magari una ricaduta e infatti ha avuto di nuovo un problema. Era quello un po' che temeva sia la Lazio, ma soprattutto il calciatore. Mi dispiace tanto perché è un ragazzo che tecnicamente ha dimostrato di essere molto dotato, ma purtroppo la tenuta fisica non c'è. Cerchiamo di capire che cosa sta succedendo, quando potrà rientrare, se tornerà a disposizione, perché quando un giocatore è soggetto a questo tipo di infortuni è anche complicato capire se potrà tornare in campo. Spero che nel caso la Lazio a gennaio riempa questa casella.

La situazione in casa Roma è molto complicata e conferma quanto sia importante l'unità all'interno di uno spogliatoio. La Lazio ha una situazione abbastanza simile, pensiamo all'anno scorso con Sarri. Lo spogliatoio non aveva visto di buon grado questo allenatore, evidentemente non c'era più quella alchimia, quella chimica tra giocatore e allenatore. Infatti è successo quello che è successo, addirittura anche il secondo allenatore poi, seppur a fine stagione non è stato confermato.

Io ho la sensazione che il vero grande problema della Roma sia uno solo: quando hai una proprietà estera che chiaramente non è presente sul territorio, è un guaio. Lotito, per esempio, va prima delle partite all'interno di Formello, parla con i giocatori, c'è un rapporto diretto. Quando viene a mancare questo rapporto diretto anche i giocatori, poi pensano di avere la libertà di poter fare cose che magari se c'è una proprietà presente non farebbero. È una situazione molto complicata, difficile anche uscirne perché poi la Roma in classifica è messa abbastanza male in questo momento e la prossima partita quando tornerà il campionato è Napoli-Roma, una prova difficilissima".

Pubblicato l'11/11


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