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Lazio, Sarzanini: "Pedro è come il vino". E su Zaccagni e Rovella...

di Lavinia Saccardo

La Lazio vince e convince tifosi e semplici appassionati di calcio, che riconoscono il grande lavoro di Baroni alla guida dei biancocelesti. Degli ottimi risultati della squadra e di uno spirito di unità ritrovato, capace di dare i suoi frutti, ha detto la sua in esclusiva alla nostra redazione, nel nostro appuntamento fisso settimanale, Enrico Sarzanini, giornalista e direttore de La Capitale.it. 

"Pedro è un po' come il vino, qualcuno non si era fidato di lui, qualche squadra l'aveva scartato con troppa fretta e invece... Anche a quell'età conferma di essere un grandissimo campione, un giocatore che può fare la differenza in qualsiasi momento, soprattutto se utilizzato con questo metodo Baroni, quindi magari nelle parti finali della partita in cui c'è bisogno di un po' più di esperienza e maggiore tenacia.

La Lazio sta solamente confermando quello che già avevamo visto nelle prime gare. Questa è una squadra che non molla mai, che in campo ci mette veramente tutto, l'uno lavora e gioca per l'altro, un vero gruppo. Baroni è stato bravissimo a creare questa amalgama e viene fuori una squadra che poi va sotto di un gol, trova il pareggio, sbaglia il rigore e alla fine meritatamente trova una vittoria importante dal punto di vista del morale della classifica. Bisogna però avere sempre piedi per terra perché poi a Roma è facile esaltarsi e deprimersi da una partita all'altra. Questa è una squadra che ha un'anima, è quello che è mancato l'anno scorso.

Ho la sensazione che questa squadra sia ripartita un anno zero, sia maturata e quindi ben venga questa sosta, perché deve rifiatare. Giocando a questi livelli, con questi ritmi, è chiaro che si consumino tantissime energie, Qualcuno partirà per le nazionali, ma sono convinto che poi alla ripresa, nella gara importantissima contro la Juventus, la Lazio si farà trovare pronta e il morale è quello giusto. Io non credo che una settimana di sosta possa deprimere o dare meno carica ai ragazzi o buttarli giù, anzi avranno modo per capire bene le cose belle che stanno facendo e quindi tutto quello di buono che è stato fatto fino ad oggi. 

Zaccagni e Rovella non convocati da Spalletti? La Nazionale ti dà prestigio, onore, ma ti dà anche morale, è sempre un po' un premio per il lavoro che un calciatore svolge durante l'anno. Ci sono rimasto male perché la meritavano, ma a questo punto meglio così, perché poi spesso chi viene convocato in Nazionale torna con qualche "acciacchietto". Allora visto che il momento è delicato per la Lazio, nel senso che deve proseguire su questa strada, prendiamo il lato positivo della situazione e facciamo in maniera tale che questi ragazzi si possano riposare così da essere pronti per la sfida con la Juve". 


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