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Lazio, Cataldi e il mistero del rinnovo: ecco perché non c'è da temere

di Marco Valerio Bava
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it

Ma questo rinnovo c’è o non c’è? Danilo Cataldi è ufficialmente in scadenza nel 2020 e tra i tifosi, sui social, un po’ di apprensione c’è. Il ragazzo di Ottavia è ormai una certezza, le sue prestazioni sono sotto gli occhi di tutti, si sta imponendo anche da vice Leiva, un ruolo che in passato non sembrava poter ricoprire. Danilo però è cresciuto, è un uomo, non più un ragazzo e ne ha beneficiato anche il calciatore. Cataldi è un centrocampista di livello, lo dicono i fatti, una risorsa per la Lazio, quest’anno ha già messo insieme 21 presenze e due gol. Entrambi su punizione, due gemme, contro Juventus (in Supercoppa) e Genoa. Si è specializzato, ha un calcio particolare, finora è stato infallibile, sembrava di rivedere Veron in quelle parabole. Cataldi è un talento da custodire, anche perché ha cuore biancoceleste e questo non guasta. Inzaghi ormai lo considera un titolare aggiunto, se lo coccola, l’ha ritrovato e ora non vuole certo lasciarlo andare. E nemmeno la società. Il rinnovo è cosa fatta, manca l’annuncio ufficiale, arriverà nelle prossime settimane. Il prolungamento, fino al 2024, è in cassaforte, da Formello fanno sapere che non c’è nulla da temere, che la fumata bianca c’è già stata.

INCEDIBILE - L’annuncio sembra sia stato ritardato per motivi di bilancio, è la voce che circola. Il rinnovo però non spegne l’interesse di altri club che c’è ed è normale che ci sia considerando l’evoluzione e la crescita di Cataldi. La Fiorentina è sempre stata un’estimatrice del classe ’94, ha chiesto informazioni al procuratore, ha trovato di fronte a sé un muro perché l’entourage sa qual è l’idea della Lazio e quali sono i progetti di Tare e Lotito per il ragazzo. Cataldi rimane a Roma, sarà uno dei protagonisti della nuova Lazio, quella che - con tutta probabilità - andrà a giocare la Champions il prossimo anno. Il presidente non vuole sentire parlare di cessione, servirebbe davvero una proposta indecente per far cambiare idea alle parti. Ma è uno scenario che nessuno prende in considerazione. Tantomeno Danilo che sta realizzando i suoi sogni: imporsi nella sua Lazio, diventare un simbolo, un riferimento. Una prospettiva che qualche anno fa sembrava irrealizzabile, ma che oggi è realtà. Merito della sua perseveranza, della sua voglia, della sua lazialità. 

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Pubblicato il 15/03 alle 18:00


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