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Lazio, buon anniversario Inzaghi: un amore nato nel 1999

di Antoniomaria Pietoso
Fonte: Antoniomaria Pietoso - Lalaziosiamonoi.it

Sembra passato un secolo, ma in realtà sono quattro anni. Simone Inzaghi festeggia il quarto anniversario sulla panchina della Lazio. Sarà la quarantena forzata, il calcio fermo da settimane o l'atmosfera surreale del lockdown a Roma che ha fermato il tempo. Forse, più semplicemente, la storia d'amore tra l'aquila e il piacentino è partita da lontano e da quel trasferimento nel 1999. Giovane e smaliziato, l'allora numero 21 diventa l'attaccante del secondo Scudetto dei capitolini. Anni magici, gol, record e trofei che lo portano in cima al calcio che conta. L'arrivo di Lotito, poi, cambia le carte in tavola e nel 2010, fiutando il suo talento come allenatore, gli propone di appendere le scarpine al chiodo e di sedersi in panchina. L'allora 34enne accetta subito e da lì parte la sua inesauribile scalata. Prima gli Allievi, poi la Primavera con cui conquista due Coppe Italia e una Supercoppa prima del grande salto tra i grandi.

PRIMA SQUADRA - Il 3 aprile del 2016 la Lazio di Pioli perde rovinosamente il derby con la Roma per 4-1 e la società esonera il mister affidando la panchina al tecnico della Primavera. Sette gare prima della fine della stagione con quattro vittorie e tre sconfitte che non servono a portare i biancocelesti in Europa. In estate tutto sembra fatto per il suo approdo alla Salernitana, ma il Bielsa affair lo promuove nuovamente sulla panchina della Lazio. Stavolta il piacentino è ancora più carico e in quattro anni trascina i suoi fino a mete inaspettate. Due vittorie in Supercoppa Italiana, entrambe sulla quasi invincibile Juventus, e una Coppa Italia contro la sorprendente Atalanta. "Ma come gioca questa Lazio?" e "Ma quanto è forte questa Lazio?" sono solo alcune delle frasi che si sentono più spesso. Concentrato e centrato, Inzaghi è andato dritto per la sua strada. Ha respinto critiche e giudizi affrettati di chi parlava di una squadra che gioca solo in un modo, della mancanza di un piano b o di una rosa troppo corta. Spettacolo, corsa e dominio dell'avversario sono solo alcune delle caratteristiche della macchina perfetta progettata da Simone che sta facendo impallidire tutte le big del campionato. Le aquile sono al momento seconde a una sola lunghezza dalla Juventus capolista. Quando l'emergenza coronavirus sarà alle spalle, si spera che si possa ricominciare e che Inzaghi possa proseguire nella sua impresa tricolore. Il popolo laziale, che lo amava da calciatore, ora lo considera quasi una divinità e, virus a parte, spera al più presto di tornare a incitare lui e i suoi ragazzi. Buon anniversario Simone e che sia solo il quarto di una lunga, lunghissima serie. 

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