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La Lazio suona la sesta ed è quarta: Immobile demolisce il fortino del Cagliari

di Marco Valerio Bava
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it

La Lazio batte il Cagliari, conquista la sesta vittoria consecutiva e aggancia la Roma al quarto posto. Partita intensa, sofferta, i biancocelesti faticano ad abbattere il fortino rossoblu, ce la fanno solo dopo un’ora di gioco con il solito Immobile che fa 14 in campionato e 149 complessivamente in Serie A. Nel finale i sardi spingono, hanno anche un paio di occasioni, ma Inzaghi può festeggiare anche per una difesa che resta imbattuta. Terzo clean sheet nelle ultime cinque gare di campionato. Dato importante considerando che proprio la fase difensiva era stato il tallone d’Achille nella prima parte di stagione. 

POCHE EMOZIONI - La Lazio fa la partita sin dalle prime battute, di fronte un Cagliari schierato con un 5-3-2 che mantiene praticamente tutti e dieci i giocatori di movimento sotto la linea della palla e così trovare spazio diventa complicato. Simone Inzaghi chiede pazienza, vuole che i suoi non forzino la giocata, è necessario ponderare le scelte, aspettare il momento giusto. Il primo squillo biancoceleste arriva al 26’ con Immobile che di testa prova a beffare Cragno, ma il portiere sardo è attento e riesce a disinnescare il pericolo. Cragno si ripete sessanta secondo dopo sulla girata di destro di Luis Alberto innescato bene da Lazzari. La Lazio è in costante pressione offensiva, il Cagliari però è ben disposto in campo e non lesina il gioco duro quasi a intimidire gli avversari. Fiammata laziale al 35’ con una bella giocata tra Radu e Leiva che manda in profondità Correa, cross al centro del Tucu e girata improvvisa di Immobile, ma Cragno c’è e respinge a mani aperte. Nei restanti dieci minuti di tempo non succede altro, se non qualche svista di Irrati che non sanziona un fallo di Rugani su Milinkovic al limite dell’area e poi non vede un netto fallo di mano di Lykogiannis sul versante destro d’attacco. 

SEMPRE CIRO - Ripresa che riparte con lo stesso copione della prima frazione. Lazio in forcing e Cagliari arroccato nella propria trequarti per difendere lo 0-0. Inzaghi si sgola, vuole palla su Lazzari e proprio da due cross del 29 biancoceleste nascono due potenziali pericoli, ma prima Cragno e poi Zappa sono attenti e fanno buona guardia. Primo cambio nel Cagliari con Tripaldelli al posto dell’infortunato Lykogiannis. I rossoblu creano la loro prima chance al 53’, clamoroso svarione difensivo della Lazio che si fa sorprendere da rimessa laterale, Marin s’invola verso Reina e poi tenta il pallonetto che termina alto di poco. La Lazio risponde col solito Immobile che punta Walukiewicz, lo salta e poi conclude col mancino, ma c’è sempre Cragno a dire di no. La squadra di Inzaghi preme forte, Lazzari a destra imperversa e il piano B della Lazio è alzare la posizione di Milinkovic che va a fare il panzer nell’area avversaria e così nasce l’azione del vantaggio. Palla avanti per il serbo che s’inserisce alle spalle di Rugani, fa sponda per Immobile che fa scorrere e poi batte Cragno di sinistro. Risposta immediata dei sardi e Lazzari è bravissimo a immolarsi per rimpallare la conclusione a botta sicura di Pavoletti. Inzaghi opta per due cambi al 64’: fuori Luis Alberto e Lazzari, dentro Akpa e Lulic. Lo spagnolo non prende benissimo il cambio, dà uno schiaffo alla bandierina, chissà se per la scelta di Inzaghi o se insoddisfatto di una prestazione non proprio scintillante. Altro cambio nei biancocelesti al 72’, Inzaghi lancia Muriqi e toglie Correa. Di Francesco risponde con Simeone al posto di Zappa. La Lazio gestisce il possesso, prova a far passare i minuti, entrano anche Parolo ed Escalante e Marco va a fare il terzo di destra al posto di Musacchio. La gestione del pallone, però, non è sempre fluida, gli errori ci sono. Come quello di Marusic che si fa scippare da Joao Pedro, il brasiliano serve Cerri che mette dentro un cross teso e sulla deviazione così e così di Reina, Pereiro manda alto a porta praticamente sguarnita. La Lazio si schiaccia, il Cagliari preme e Reina deve distendersi a terra per bloccare la conclusione dai venti metri di Nandez. Sofferenza finale per i biancocelesti che devono stringere i denti, ma alla fine portano a casa la sesta vittoria consecutiva in campionato.

Pubblicato il 7/02


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