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FOCUS - Rossi, un sogno in meno da realizzare: il regalo di Inzaghi si scarta all'Olimpico

di Laura Castellani
Fonte: Lalaziosiamonoi.it

Di speranze non si vive. Di sogni, invece, si deve: significa seguirli con perseveranza e dedizione. Alessandro Rossi, d'altronde, il suo lo ha cresciuto senza abbandonarlo mai. Lo ha nutrito con determinazione e sacrificio. Perché non si sa mai, qualche giorno dopo il tuo ventesimo compleanno può capitare che la vita ti faccia uno dei regali più belli, uno di quelli che desideravi da tanti anni: l'esordio in serie A, la prima gara nel calcio dei grandi. Un'emozione talmente assordante da non crederci, quando tutto è finito e si esce dal campo. E invece, è capitato proprio a te: i primi minuti nel campionato maggiore italiano della tua vita. Solo un punto di partenza, per il classe '97, ma intanto chissà se sarà riuscito a prendere sonno, stanotte. "La vita cambia in un attimo", è ancora incredulo, Alessandro, quando si ferma ai microfoni dei cronisti, al termine del match. Basta l'istante in cui Simone Inzaghi ti fa un cenno, "è il tuo momento". E davanti a te hai solo una manciata di minuti per sfruttarlo al massimo. 

JEUNESSE DORÉE - L'attaccante della Primavera scende in campo con il veleno: il tempo è poco, ma vuole dare tutto sé stesso. Il mister della Lazio ha voluto premiarlo, questo esordio il viterbese se l'è meritato. Inzaghi lo conosce bene, lo ha cresciuto in tanti anni di settore giovanile. Non è un caso se, appena insediatosi sulla panchina laziale, dopo l'esonero di Pioli, il tecnico piacentino avesse deciso di portarlo con sé nella trasferta juventina, insieme a Palombi. Era la sua prima convocazione con la Lazio dei grandi. D'altronde, l'allenatore biancoceleste non ha mai fatto mistero della fiducia riposta nei suoi giovani: Rossi è il settimo giocatore cresciuto nel vivaio laziale che Inzaghino ha fatto esordire. Più di ogni altra squadra italiana, comprese Atalanta e Milan, che finora hanno lanciato "solo" sei talentini. 

ASPETTANDO IL MEGLIO - Numeri da capogiro, per timbrare il suo biglietto di ingresso in Serie A: 17 gol in 11 sfide di Campionato. Per questo Inzaghi aveva deciso di convocarlo già nella sfida contro la Fiorentina. Il giusto riconoscimento, per uno come lui, in vetta alla classifica marcatori Primavera. Contro il Crotone è la chance per premiarlo ulteriormente, complici le tante defezioni nel reparto avanzato. 81', invece, è il minuto che la punta di Viterbo ricorderà per il resto della sua vita. "Questo esordio rappresenta un obiettivo, ma è anche un punto di partenza: da qui si inizia a fare una grande carriera, spero di farla con questa maglia": Adesso Alessandro Rossi ha un desiderio in meno da esprimere. Un sogno che non serve più rincorrere. 

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