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FOCUS - Avanti un altro: con Luis Alberto sono 15 i marcatori biancocelesti. Ma le reti subite...

di Laura Castellani
Fonte: Laura Castellani - Lalaziosiamonoi.it

Dalla panchina al campo, stavolta per segnare. Sabato, Luis Alberto è stato il coniglio estratto dal cilindro di cui Inzaghi aveva bisogno, per ottenere un pareggio che la sua Lazio non ha mai smesso di cercare. Dopo lo stop con il Napoli non si può sbagliare: impossibile giocarsi la carta Keita, lo spaccapartite per eccellenza. Il senegalese è dal primo minuto in campo, il mister biancoceleste si affida al tridente offensivo al completo. Un'altra chance per Luis Alberto, che fino a quel momento aveva collezionato sei presenze per un totale di poco inferiore ai 200 minuti. Chissà se questo gol potrà cambiare tutto. Intanto, il classe '92 segna la sua prima rete in serie A: è Luis Alberto il 15esimo (16esimo, considerando anche Cataldi, in prestito al Genoa e quindi non a disposizione del tecnico piacentino) marcatore in casa Lazio.

UN GOL PER TUTTI - Sessantatre reti, tra campionato e Coppa Italia, spartite per 16 giocatori. Nella Lazio di Inzaghi, come in quella del primo Pioli, segnano un po' tutti: dai collaudati addetti all'attacco passando per gli inserimenti dei centrocampisti, fino alle intuizioni fortunate dei difensori capitati nel posto giusto al momento giusto. Un appello che conta anche, quindi, i centrali Stefan de Vrij e Wesley Hoedt. Ancora a bocca asciutta, invece, un terzino abituato a spingere tantissimo sulla sua fascia di competenza come Jordan Lukaku: il belga in realtà ci ha provato, dopo le sue sgroppate in corsia è capitato che cercasse il tiro, fermato a volte da imprecisione, a volte da sfortuna. Ma in questa Lazio in cui segnano un po' tutti, i biancocelesti che non hanno mai trovato il gol si contano sulle dita di una mano (Bastos, Basta, Lukaku, Patric; non considerando giovani come Alessandro Rossi, Luca Crecco e Mamadou Tounkara, ancora con pochi minuti all'attivo e non definitivamente lanciati da Inzaghi).  

NOVE RETI IN QUATTRO PARTITE - Tanti marcatori e tante reti, ma anche parecchi gol subiti. Nelle ultime quattro sfide, tra campionato e Coppa Italia, la Lazio ha incassato nove reti. Due contro il Genoa, tre contro Napoli e Roma, una con il Sassuolo, dopo il pareggio con il Cagliari in cui la Lazio, se è vero che non ha incassato gol alcuno, non è nemmeno riuscita a segnare. La reattività dei biancocelesti, la capacità di scuotersi e rialzarsi, li porta a tenere il passo con i giallorossi nel derby di Coppa Italia, neutralizzando i blandi tentativi di rimonta, così come quelli del Genoa di replicare una sconfitta ai danni della Lazio sull'ostico campo di Marassi. Carattere e cuore da una parte, talvolta qualche disattenzione di troppo dall'altra. Come quella di Hoedt in occasione del gol di Simeone, lo stesso Hoedt sceso durante la ripresa, nella sfida con il Napoli, per convincere alla grande contro un avversario complicato come la squadra di Sarri. Una disattezione anche quella di de Vrij che porta al pareggio romanista nel secondo derby di Coppa - anche se c'è da dire che probabilmente l'olandese aveva già accusato quel fastidio fisico che lo avrebbe fatto restare negli spogliatoi durante la ripresa. Aspetti da affinare: dopo le vacanze di Pasqua si tornerà a Formello. Un'ultima volata aspetta questa Lazio. 


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