ESCLUSIVA RADIOSEI - L'agente FIFA Maurizio Morana: "La trattativa per Honda è in fase di stallo, i club non si sono più parlati. Consiglio due coreani, Ki-Sung e Koo Ja-Cheol"
Fonte: Emiliano Storace - Lalaziosiamonoi
A gennaio erano stati vicinissimi. Un colpo di mercato che avrebbe consentito alla Lazio di fare il salto di qualità e magari di centrare la Champions League sfuggita per soli due punti. Stiamo parlando naturalmente di Keisuke Honda, centrocampista giapponese del CSKA Mosca, che a gennaio sembrava quasi aver vestito la maglia biancoceleste. Uno degli artefici della trattativa tra la Lazio ed il club russo, è stato l’agente FIFA Maurizio Morana, grande esperto di calcio asiatico. Intervenuto in ESCLUSIVA ai microfoni di Radiosei, Morana ha provato a raccontare i tanti perché del mancato approdo del giapponese in casa Lazio: “La Lazio aveva individuato in Honda un calciatore capace di fare la differenza e con caratteristiche importanti che si sposavano bene con la rosa. Purtroppo ci sono stata dei problemi di natura economica e il suo passaggio alla Lazio non è stato possibile. Non critico però la società, perché chi la gestisce lo fa bene e se ha ritenuto che la cifra richiesta fosse esagerata, ha fatto bene a tirarsi indietro. Ci sono dei budget da rispettare e se tutti ragionassero così, forse avremo un calcio migliore. Io per primo ritengo infatti che la richiesta fosse esagerata per i parametri di mercato attuali”. In questi giorni si legge ancora il nome di Honda nell’orbita di mercato della Lazio, ipotesi che Morana non crede sia di facile attuazione: “La trattativa di Honda è in fase di stallo, anche perché ho visto che la Lazio si sta rivolgendo verso altri lidi. Siamo fermi a gennaio, dove purtroppo non si è chiusa per poco con il dispiacere di tutti”. Da esperto di calcio asiatico, Morana ha rivolto poi l’attenzione sul calcio giapponese e sulla regola dell’extracomunitario che penalizza non poco i club italiani: “Il Giappone è campione d’Asia e con Zaccheroni ha fatto un salto di qualità impressionante. Nove undicesimi della nazionale giocano in Europa, di cui molti in club di prima importanza. Purtroppo per i club italiani, loro sono extracomunitari, e quando si decide di usare un posto libero, i nostri club cercano di usarlo al meglio per ingaggiare giocatori già importanti. C’è la necessita assoluta di cambiare questa regola, altrimenti i nostri club saranno sempre penalizzati nei duelli di mercato. In Germania per esempio, c’è una regola molto intelligente, che prevede che ogni squadra debba avere per forza 6 giocatori tedeschi in campo e 14 totali in rosa. Poi gli altri possono provenire da qualsiasi parte del mondo. In questa maniera si valorizza la crescita del calcio tedesco ma nello stesso momento si permette anche ai club di acquistare giocatori da ogni parte del pianeta cercando magari di trovarli anche a costo inferiore. Infatti in Bundesliga giocano 10 giocatori giapponesi, per non parlare di coreani, iraniani e tanti altri. Guardate che affare ha fatto il Borussia Dortmund con Kagawa, calciatore che adesso vale almeno il triplo di quanto è stato pagato”. In chiave Lazio il fronte mercato è ancora fermo, colpa anche della situazione allenatore che non permette di ancora di esporsi negli acquisti. Morana consiglia però ai biancocelesti, qualche piccolo futuro campione proveniente dall’Asia: “Della Lazio non saprei che dire finché non c’è il nuovo allenatore o la conferma di Reja. Consiglierei invece due coreani molto bravi entrambi classe ’89: uno è Ki Sung del Celtic, giocatore in scadenza nel 2013e già nell’agenda di molti top club europei. Vanta anche 40 presenze con la nazionale, davvero molto bravo. L’altro è Koo Ja Cheol del Wolfsburg, che in questa stagione ha giocato in prestito con la maglia dell’Augsburg. Centrocampista molto veloce ed interessante”.