ESCLUSIVA - Ds Honved su Vecsei: "Lazio e Juventus interessate, vuole giocare in Serie A"
Fonte: Davide Capogrossi - Lalaziosiamonoi.it
Una trattativa annunciata un po' a sorpresa. Nel fantastico mondo del calciomercato può accadere anche che un'intervista a carattere generale possa sfociare in confessioni. Due giorni fa Fabio Cordella, italianissimo direttore sportivo degli ungheresi dell'Honved, annunciava ai microfoni di un portale juventino il forte interesse da parte della Lazio per Balint Vecsei, giovane talento magiaro classe '93. E' il più grande prospetto di un calcio, quello ungherese, in fase calante, per usare un eufemismo: è un trequartista mancino dotato di una struttura fisica importante, può agire sugli esterni ma anche in mezzo al campo. E' la stella dell'Honved, il club dell'esercito (che si oppone in quel di Budapest al Ferencvaros, ndr), è già un perno della Nazionale del suo Paese. Il giocatore appartiene alla scuderia Fioranelli, da sempre molto vicina alla Lazio (Lulic, Onazi, Dias, Antic tra gli assistiti), è stato proposto a Tare che ha espresso pareri assolutamente positivi. Il suo contratto scade nel 2016, potrebbe partire per cifre non superiori ai 2 milioni di euro. La redazione di Lalaziosiamonoi.it ha contattato in esclusiva proprio Fabio Cordella, ds dell'Honved, per un'intervista dai risvolti interessanti.
Lei un paio di giorni fa ha parlato di una situazione in divenire con la Lazio, di un contatto con gli agenti. Può spiegarci meglio? "C'è un interesse da parte della Lazio e non solo, anche la Juventus segue con interesse Vecsei. Siamo in attesa di capire la concretezza della situazione. Ieri qualcuno ha anche chiamato Roberto Mancini per chiedere informazioni, lui l'ha avuto per un mese e mezzo al Galatasaray lo scorso anno, nel periodo della pausa invernale. Il trasferimento non è andato a buon fine solo per il problema degli extracomunitari (in Turchia un ungherese ha lo stesso status di un brasiliano, ndr)".
Ha avuto personalmente contatti con Tare? "Non ho mai parlato personalmente con Tare. Il prezzo? Non posso sbilanciarmi, ma non parliamo di cifre impossibili"
Qual è il ruolo che più gli si addice in campo? "E' un giocatore un po' particolare, non ha un ruolo definito. Prandelli lo ha visto giocare qualche giorno fa, nella prima di campionato, è rimasto anche lui estasiato dalle sue qualità. E' un ragazzo di 20 anni con un carattere, una forza e un'esperienza paragonabile a giocatori con alle spalle 5 campionati di Serie A. Cesare lo vede centrocampista davanti alla difesa, anche se sino ad oggi ha giocato sia da esterno alto che da trequartista. Marco Rossi lo ha impiegato esterno alto o come terzo a sinistra (nel 4-3-3). Pietro (Vierchowod, nuovo allenatore degli ungheresi, ndr) lo impiega come secondo in mezzo al campo nel 4-2-3-1 o addirittura trequartista".
Quali sono le sue caratteristiche e a chi possiamo paragonarlo? "E' dotato di una tecnica importante, salta l'uomo facilmente e a piedi invertiti (è un mancino puro, ndr) ha la possibilità di calciare con il suo piede forte, un po' come fa Cerci con il Torino. Il suo curriculum parla di 4-5 gol a campionato, nonostante giochi a centrocampo, tutte reti di gran fattura, anche dalla distanza. Ha una struttura fisica importante, 186 cm ma con buonissima corsa".
E' pronto da subito per il salto in una top league? "E' prontissimo, è maturo anche per giocare in Serie A e ritagliarsi uno spazio da protagonista. Ha tanti estimatori, è quasi impossibile trattenerlo qui a Budapest. La Juventus lo segue da due anni, ci ho parlato tante volte. Ora gioca anche in Nazionale A, dalla scorsa stagione. Ha molte richieste, il ragazzo è innamorato nel nostro Paese e vorrebbe misurarsi nel campionato italiano. Ha rifiutato anche offerte da Austria e Germania..."