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Cataldi in conferenza: "La Lazio più forte? No, la più completa". Poi replica a Mourinho...

di Elena Bravetti
Fonte: Lalaziosiamonoi.it

Dopo le parole di Maurizio Sarri in conferenza sono arrivate anche quelle di Danilo Cataldi. Il centrocampista ha commentato il pareggio della Lazio contro la Roma di questa sera ai microfoni dei cronisti presenti in sala stampa:

Come stai? Il tuo momento?

“È stato un inizio di campionato complicato per tutti. Ma la stagione è lunga, abbiamo ancora la Champions, siamo dentro e ci rimarremo fino alla fine. In campionato il nostro obiettivo è qualificarci nuovamente in Champions”.

Centrocampo della Lazio ha cambiato forma tante volte, un tuo parere?

“Sono stati presi giocatori importanti a livello internazionale, è normale che se vogliamo fare una crescita importante nel corso di questi anni, bisogna avere delle soluzioni all’altezza. È normale passare un periodo senza giocare, il mister fa il bene della Lazio. Se non ha ritenuto di farmi giocare, avrà avuto le sue motivazioni”.

Sarri ti ha fatto giocare dall’inizio oggi…

“Il mister mi ha dato una bella possibilità, giocare questa partita è sempre bello e complicato per me. Una bella gatta da pelare, diciamo. Le rotazioni fanno parte della rosa, credo che tutti si sentano coinvolti. Bisogna farci trovare pronti, il mister tiene tutti in considerazione. Le partite sono tante, dispendiose, dobbiamo essere tutti pronti”.

Ti senti di essere cresciuto dal punto di vista della maturità?

“Sono qui da tantissimi anni. Ho fatto qualche esperienza fuori, ma sono qui da parecchio, dalle giovanili. È normale che, col passare del tempo, cresci, tante cose le impari, devi farti trovare pronto anche quando credi di non giocare. Io non pensavo di giocare questa partita ma ero pronto. Questo dev’essere il pensiero di tutti se vogliamo portare la Lazio dove pensiamo meriti di stare”.

La Lazio più forte?

“Non so se la più forte, ma sicuramente la più completa. In tutti i ruoli abbiamo giocatori di qualità, ricambi all’altezza. Questo alla lunga può fare la differenza, ci è mancato l’anno scorso”.

Come hai vissuto l’attesa?

“Sempre complicata, dalla mattina presto. Per me è sempre difficile preparare questa partita. Una gara particolare, non sto qui a spiegarvelo, tutti sapete cosa significhi per me”.

Quali sono gli aspetti positivi?

“L’atteggiamento che abbiamo avuto in quest’ultimo periodo è una cosa importante. Dallo stop della Nazionale a oggi la Lazio è cresciuta. Con quest’atteggiamento, le prestazioni vengono da sé. Oggi ci è mancato il gol, se guardiamo i 90’ abbiamo fatto una buona partita”.

E se fosse Cataldi il giocatore giusto per far convivere Luis e Kamada?

“Io faccio il calciatore, non posso esprimermi in tal senso. Penso che il mister abbia provato questa soluzione nelle prime partite… Abbiamo fatto un ritiro importante, le prime gare sono state abbastanza pesanti per quello. Se ha ritenuto che in questo momento quel tipo di centrocampo non può reggere, avrà studiato bene questa situazione. Non so se nel futuro ci sarà questa possibilità”.

Come mai la Lazio tira così poco dalla distanza?

“È una cosa che dobbiamo migliorare noi come calciatori. Non è che il mister ci chiede di entrare in porta con la palla. Ci manca, quando arriviamo lì cerchiamo la giocata che ti può avvicinare ancora di più alla porta, a volte si può anche tirare e a volte anche se si tira male si può far gol. In alcune partite, come quella di oggi, bisogna cercare soluzioni differenti, e il tiro da fuori è una di queste”.

Come hai vissuto tatticamente questo derby?

“Lukaku, una volta che prende posizione, è abbastanza complicato da spostare. Ho cercare di chiudere quelle palle lì. Dietro Romagnoli e Patric hanno fatto un ottimo lavoro”.

Puoi rispondere a Mourinho su Pedro?

“Parla sempre di titoli… Pedro forse ha vinto qualche titolo in più di lui”.

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Lazio - Roma, la conferenza di Cataldi
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